In questi giorni si è parlato molto di Moretti, come si dice oggi l’A.D. delle Ferrovie dello Stato Italiane.
Se ne è parlato perché, di fronte alla “minaccia” del Governo di ridurre di un quarto lo stipendio del manager, lo stesso si è ribellato dicendo, con estrema chiarezza, che se ciò fosse accaduto sarebbe andato all’estero.
Eppure si tratterebbe di un riduzione “contenuta”: lo stipendio annuale del Nostro passerebbe da circa 800mila Euro annuali a circa 600mila.
In fondo si vive lo stesso!
Quello che Moretti non dice è dove intende andare, per noi cosa importante, nel caso gli dovesse arrivare qualche avviso di garanzia, ad esempio relativo alla sciagura di Viareggio di non molto tempo fa, almeno sappiamo dove spedirlo.
D’altra parte bisogna dare atto a Moretti di aver sanato il bilancio dell’Ente che dirige da molti anni ormai. Il che è certamente vero ma bisogna anche dire quale è stato il costo di questo risanamento.
Facciamo un esempio facile, facile: far camminare i treni costa, se io li fermo risparmio, è ovvio, e proprio questo è avvenuto in Italia con la famosa, famigerata, norma sul trasporto regionale.
Il risanamento, sembra, sia avvenuto a scapito dei pendolari che sono i primi finanziatori di FS. In compenso, a fronte della distruzione del trasporto “popolare” è arrivata una “vagonata” di frecce, rosse, argento, bianche, che in genere viaggiano vuote.
Detto questo abbiamo pensato di intervistare, a livello immaginario, due pendolari che conoscono, loro sì bene Moretti, anzi bramano di incontrarlo e vediamo cosa ci hanno detto.
Il primo viaggia tutti i giorni sulla Roma – Viterbo e il secondo sulla Circumvesuviana di Napoli.
Queste due ferrovie sono state definite le due peggiori d’Italia. Partiamo dalla prima.
D. Ci vuole parlare della sua esperienza di pendolare sulla Viterbo – Roma?
R. Guardi parliamo di esperienze veramente allucinanti. Il treno ci mette oltre 2 ore per fare circa 80 km e mai che funzionasse il bagno. Gli uomini sono terrorizzati al pensiero di cominciare a soffrire di prostata e le donne lo evitano per qualche giorno al mese per ovvi motivi. In compenso l’aria funziona bene, ma al contrario: freddo di inverno e bollente d’estate e i treni sono sigillati. Per quanto riguarda la puntualità meglio lasciar perdere, ma il meglio lo danno quando è cattivo tempo. Una volta ci ha lasciato a Cesano sotto la neve un giorno intero, fermando fuori dalla stazione di un chilometro. E pensare che quando nevica negli altri Paesi il sistema migliore è il treno. Qui si ha paura in autunno perché, come si sa, le foglie creano un certo fastidio. Ad ogni modo io sono costretto ad andare a lavoro il sabato una volta o più al mese per recuperare i ritardi. Moretti? Magari gli potessi parlare. Ah scusi: è aumentato anche il costo dell’abbonamento.
D. Ci vuole parlare della sue esperienza di pendolare sulla Napoli – Ercolano?
Guardi parliamo di esperienze veramente allucinanti. La Circumvesuviana era un gioiello fino a qualche anno fa. Poi la gestione è passata a FS di fatto, attraverso questi giochetti tipo scatole cinesi per cui non si capisce più nemmeno con chi protestare. I treni fanno schifo, sono vecchi. Il personale ormai la pagano a trimestre e non più a mese e quindi! Non esiste controllo e infatti ormai la gente viaggia senza portafoglio, altrimenti ti fregano. Gli orari sono optional e le stazioni non sono presidiate. Ovviamente niente bagni, né aria condizionata, in compenso qui i finestrini si possono aprire. Di sera non ne parliamo: imperversano i peggiori teenager d’Italia, fa paura a prenderlo, e mai che ci fosse qualcuno. Moretti? Magari gli potessi parlare. Ah scusi: è aumentato anche il costo dell’abbonamento.