“Prima la fissazione dell’incontro preparatorio di oggi sulla giustizia civile, quindi la convocazione del tavolo dell’Avvocatura il 27 marzo” il primo giudizio positivo della giornata arriva dal presidente dell’Organismo unitario dell’Avvocatura Nicola Marino.
“Questo – ha continuato Marino – è un altro passo positivo e concreto nella direzione del dialogo e della soluzione dei problemi della giustizia. Non sarà facile, vista la complessità della situazione, ma il ministro Orlando fino ad ora ha mostrato nel metodo forte discontinuità con il passato, tenendo fede agli impegni presi con l’Oua. Ora valuteremo il merito delle proposte. All’avvocatura spetta anche il dovere, dopo anni, di essere propositiva e unitaria, sono in gioco i diritti dei cittadini, il ruolo della difesa, lo stesso destino professionale di migliaia di avvocati”.
Nel pomeriggio, infatti, si è tenuto presso il Ministero della giustizia, il primo incontro per l’avvio del lavoro congiunto tra le rappresentanze istituzionali e associative di avvocatura e magistratura e il Ministro della Giustizia sul processo civile.
All’incontro erano presenti il presidente e il consigliere segretario del CNF, Guido Alpa e Andrea Mascherin, il presidente e il vicepresidente Oua, Nicola Marino e Filippo Marciante, e il presidente dell’Unione delle Camere civili, Renzo Menoni; oltre ai rappresentati dell’Associazione nazionale magistrati.
Presente anche il capo ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, Domenico Carcano.
L’impegno comune emerso dall’incontro è quello, da una parte, di proporre soluzioni condivise per la riforma del codice di procedura civile; dall’altra di sviluppare misure alternative al processo, come la negoziazione assistita e le Camere arbitrali e altri sistemi innovativi.
L’incontro, ritenuto positivo dai partecipanti, è servito dunque per tracciare le linee di un percorso che si annuncia serrato: mercoledì è previsto un nuovo incontro con le stesse componenti.
Agli Stati Generali dell’Avvocatura, erano presenti i delegati Oua di tutta Italia e numerosi rappresentanti degli Ordini e delle Unioni Regionali Forensi (tra questi: per Napoli, Francesco Caia, per Palermo, Francesco Greco, per Cagliari, Ettore Atzori, per Oristano, Donatella Pau Lewis, per la Campania, Franco Tortorano) e delle Associazioni (Camere Civili, Renzo Menoni). Ai lavori è intervenuto il Sottosegretario, Cosimo Maria Ferri.
Nicola Marino in assemblea, ha definito, in maniera positiva l’incontro di oggi, ricordando, appunto, che sono già previsti due ulteriori appuntamenti: mercoledì prossimo con la presentazione delle proposte unitarie della categoria agli Stati sul ddl Cancellieri e giovedì per l’apertura del Tavolo dell’Avvocatura con tutte le componenti delle rappresentanze forensi. “Soddisfazione per la rottura con il passato inaugurata dal Ministro Orlando, ma rimaniamo vigili sui contenuti e sulle proposte per la riforma della giustizia civile. Il ddl Cancellieri non va bene, diversi i punti da modificare: no alla motivazione a pagamento della sentenza, alla responsabilità solidale dell’avvocato, al mutamento del rito ordinario in procedimento sommario da parte del giudice, per citare alcuni dei nodi più controversi”.
Quindi, Marino ha invitato i rappresentanti degli ordini e delle associazioni forensi presenti, “a proseguire con un percorso unitario della categoria al fine di dare risposte condivise ai gravi problemi della giurisdizione”.
“Le proposte avanzate dall’Oua, insieme al Cnf e alle Camere Civili oggi – continua – sono frutto di quanto approvato dal recente Congresso di Bari: l’impegno dell’Avvocatura per un processo civile più snello ed efficiente è chiaro, ma fino ad oggi i nostri appelli sono rimasti inascoltati. E’ opportuno recuperare il tempo perso e puntare sulla negoziazione assistita obbligatoriamente dall’avvocato, le camere arbitrali presso gli Ordini Forensi, incentivazione anche fiscale del ricorso alla procedura arbitrale”.
“Il Sottosegretario Ferri oggi in questa assise ha confermato l’impegno del Ministero di via Arenula ad affrontare concretamente e risolvere i problemi della giustizia anche a livello locale, nei vari tribunali, a causa delle disfunzioni frutto dalla carenza di organico di magistrati e personale di cancelleria. Mercoledì, prossimo appuntamento sul civile con la presentazione di un documento emendativo – conclude Marino – e giovedì si apre anche il Tavolo dell’Avvocatura con tutte le componenti delle rappresentanze forensi. E’ un buon inizio, riconosciamo al Ministro un giusto approccio, ma non abbassiamo la guardia”.
Nella mattina il Guardasigilli Orlando era intervenuto anche IX Congresso giuridico forense organizzato dal Cnf per l’aggiornamento forense.
Il presidente Guido Alpa ha considerato la presenza del ministro “un importate segnale per la cooperazione e il dialogo con l’Avvocatura nella prospettiva della riforma della giustizia”. Anche perchè Orlando durante il suo intervento ha ha sottolineato il ruolo essenziale degli avvocati nella giurisdizione e il loro ruolo sociale.
“Il CNF- ha dichiarato il presidente Alpa – ha avanzato alcune proposte specifiche, utili sia a contribuire alla migliore resa del servizio giustizia nei tribunali; sia a individuare canali alternativi al processo, affidati agli avvocati, qualificati e professionali”.
Sul primo fronte si tratta dei contributi che l’Avvocatura può fornire nell’Ufficio del giudice e per lo smaltimento dell’arretrato civile (tramite la redazione delle sentenze);
il secondo prevede l’istituzione di Camere arbitrali presso gli Ordini forensi, alle quali le parti, in accordo, potrebbero rimettere il processo per la decisione, preservando l’attività già svolta.
“Il ministro oggi ha parlato di un più ampio ruolo dell’Avvocatura in percorsi alternativi. Ci sono le condizioni per un confronto operativo proficuo e di tutto questo si parlerà oggi pomeriggio nell’incontro convocato oggi pomeriggio dal Guardasigilli”, ha detto Alpa.
Anche sul processo civile telematico, citato dal Guardasigilli come strumento essenziale del rilancio dell’efficienza del sistema, il CNF è molto impegnato, anche in occasione del IX Congresso, con sessioni formative ogni ora, molto partecipate; e in generale sulla formazione degli avvocati per una rafforzata qualità della prestazione professionale: “il Ministro ha dato atto di ciò , considerando la qualità della funzione forense un elemento imprescindibile”.
“ Il guardasigilli ha posto la sfida dell’innovazione. Il CNF e l’Avvocatura sono pronti”.
Nella mattinata sono intervenuti, tra gli altri, Giorgio Santacroce presidente della Corte di Cassazione, che ha sottolineato l’utilità del confronto tra le varie componenti della giurisdizione anche in funzione di una maggiore stabilità delle decisioni giudiziarie.
Aldo Bulgarelli, presidente del CCbe, la rappresentanza degli Ordini forensi europei, ha evidenziato il quadro difficile in cui si muove l’Avvocatura livello europeo, tra crisi economiche e internazionali. “In un quadro così difficile, occorre preservare con convinzione il principio di indipendenza dell’Avvocatura”.
Soddisfazione al termine della giornata di incontri, è stata espressa anche dall’Associazione italiana giovani avvocati a nome del presidente Nicoletta Giorgi per “l’interesse che il Ministro ha mostrato per le proposte dell’AIGA volte a combattere il precariato dei giovani legali, progetti che tra l’altro saranno oggetto di discussione al prossimo Direttivo Nazionale che si terrà il 28 e 29 marzo a Pescara”.
“L’odierno intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando al IX Congresso giuridico-forense per l’aggiornamento professionale organizzato dal CNF apre un dialogo con l’Avvocatura che fino a poco tempo fa sembrava un’utopia – ha continuato il presidente Giorgi – Il metodo che il Ministro intende adottare per le riforme in materia di Giustizia – convocando il “tavolo dell’Avvocatura” il prossimo 27 marzo – risponde ad una esigenza che abbiamo da sempre rappresentato e cioè quella del preliminare coinvolgimento e della condivisione con gli avvocati delle riforme in materia di giustizia”.
Naturalmente è d’obbligo l’unità dell’avvocatura e, sul tema, il presidente Giorgi avverte: “In questo momento è di fondamentale importanza che non vi siano spaccature all’interno dell’avvocatura nell’interesse superiore della Giustizia. Noi giovani avvocati stiamo elaborando un pacchetto di riforma organica sia in materia civile che penale, con soluzioni innovative che avrebbero una immediata ricaduta positiva sul sistema ed auspichiamo che trovino una sintesi nel tavolo di confronto convocato dal Ministro”.