Un tempo c’era la boccetta dell’acqua santa di Trapattoni, poi arrivò il rosario di Ancelotti. Il calcio è anche scaramanzia e rito, ma guarda caso però, poi a vincere è la squadra più concreta. Tra chi si appiccica già mezzo scudetto e chi deve fare i conti con la magia, qualcuno ne suggerisce una a Lotito per far felice i tifosi: scomparire.
Da stigmatizzare gli atteggiamenti dei tifosi a Torino. Avvilenti: chiediamo alla fata turchina di farli scomparire dalla faccia della terra.
Udinese Milan 1-0
Parlano di lui come di un vecchio Drago: non sputerà fuoco, ma Di Natale è sicuramente un mago della sfera e il Milan se ne accorge. A proposito, a Milanello non devono buttare soldi per andare dalla maga, basta aprire il portafogli e comprare un bel reparto difesa fatto bene. In più togliessero il malocchio a Mario che del Super non sembra più avere molto. Seedorf non ha la bacchetta magica, non porta il rosario tra le dita come Ancelotti ma con questa rosa gliene possiamo fare una colpa?
Cagliari Catania
Maran dovrebbe proprio ricorrere a qualche sortilegio per tappare tutte le assenze. Lodi prova a fare le magie ma la traversa si mette di traverso, poi però la sua punizione sembra stregata ed entra in porta in barba a tutti. Il Cagliari sembra non voler sfidare la sorte e si accontenta di un punticino che non fa mai male a nessuno.
Juventus Fiorentina 1-0
Un solo lampo in tutta la partita, ma tanto basta alla vecchia Signora: una magia di Asamoah e Conte si appiccica già metà scudetto. Più che alle magie la Juve si affida ad un parco giocatori che sembra la corazzata Potemkin: solo con quelli seduti in panchina ci potremmo rafforzare Milan, Roma e Napoli contemporaneamente. Altro che affidarsi alle magie. I viola certo non incantano ed è inutile che parlano di cabala negativa.
Napoli Roma 1-0
Fine del sogno, fine delle magie. Il folletto Gervinho è troppo evanescente, Ljajic forse sogna un’altra partita oppure la strega del sabato sera gli ha fatto un incantesimo; ma soprattutto se Callejon lo lasci da solo, non ti salva neanche mago Merlino. E per fortuna che Higuain era sottotono, perché sennò il saldo finale sarebbe stato anche peggio. Benitez con una bella parrucca viola potrebbe passare per Maga Magò e magari potrebbe anche riuscirgli la magia del secondo posto.
Inter Torino 1-0
Fine della magia per il Toro di Ventura, quarta partita persa di seguito: urge correre ai riparti. Si dice che Thohir abbia sfatato la cabala contraria ma Immobile resta tale mentre Palacio in equilibrio precario incredibilmente infilza tutti. E così l’imbattibilità dell’Inter col Torino rimane tutta. Difficile andare contro il fato.
Bologna Sassuolo
Sansone pensa che la porta del Bologna sia stregata, ma anche quella difesa da Pegolo sembra in mano al fato. Al Dallara niente magie o polvere di stelle e i pochi presenti lo fanno sentire a suon di fischi.
Chievo Genoa 2-1
Niente magia, solo tecnica per Paloschi che manda il pallone da una parte e il portiere dall’altra. Ma la magia ce la mette tutta quando salva sulla riga. Gilardino ce la mette tutta per pareggiare nonostante la porta stregata di Agazzi. Niente da fare per Perin contro il secondo rigore di Paloschi.
Lazio Atalanta 0-1
I tifosi della Lazio non demordono e chiedono al loro presidente una magia: sparisci! Il gol di Morales non è certo una magia, oppure si, bisogna credere che qualcuno abbia fatto un maleficio alla difesa biancoceleste cementificando i giocatori a terra. Qualcuno forse ha anche rifilato una pozione soporifera a Klose…
Parma Verona 2-0
Funzionano le stregonerie di Donadoni e il folletto Cassano ci mette del suo. Ma qualcuno ha sicuramente fatto un maleficio alla difesa del Verona che incassa due gollonzi degni delle migliori palle stregate.
Sampdoria Livorno 4-2
La magia l’avrà portata pure Roberto Mancini, tecnico del Galatasaray e, si dice, interessato a Gabbiadini, ma l’allenatore della Samp qualche stregoneria l’ha sicuramente fatta ai suoi giocatori nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo. Magica la rete di Mbaye, magia nera per Ceccherini che causa il pareggio della Samp che poi non si ferma più… Okaka e Gabbiadini magici protagonisti della rimonta. Ora Mancini avrà l’imbarazzo della scelta.