Docenti in prima linea per cambiare il mondo, partendo dai piccoli gesti. L’associazione “Docenti senza Frontiere Onlus” comprende numerosi insegnanti, tra direttivo e simpatizzanti circa sessanta, che promuovono nelle scuole italiane ed estere percorsi educativi e solidali.
Professori sono pieni di entusiasmo che tramite una pagina facebook pubblicano tante foto dei progetti che portano avanti. Uno dei progetti di educazione è in Tanzania, dove un’insegnante italiana, Paola Mancini, del Liceo Artistico Depero di Rovereto, sta tenendo un percorso di aggiornamento per gli insegnanti locali. Questa iniziativa è finalizzata a stimolare le nuove generazioni africane al rispetto della foresta. Il progetto prevede in contemporanea nell’istituto comprensivo “ Mattarello” di Trento, dove ci sono sia scuole primarie sia secondarie, lo studio della biodiversità della Tanzania, riflessioni sui cambiamenti climatici, le energie che hanno un minore impatto sull’ambiente.
L’associazione “ Docenti senza frontiere” ha individuato un giovane orfano della Tanzania meritevole di una borsa di studio (del valore di 1500 euro) che gli consentirà di iscriversi all’università di biologia nel suo paese. Altro progetto è in Ecuador, che mira a prevenire l’abbandono scolastico, facendo doposcuola in aree molto povere. I “Docenti senza frontiere” intervengono nei quartieri periferici a nord della città di Quito e in piccola parte anche Pambamarca, una piccola comunità indio di etnia Quichua situata nel Canton Cayambe, Ecuador del Nord. Sono zone dove c’è molto alcolismo e delinquenza e quindi impegnando i bambini con la scuola, s’impedisce che stiano in strada.
In contemporanea in Italia nell’istituto comprensivo “ Mattarella” di Trento si è avviato un percorso di formazione e sensibilizzazione. Ai bambini trentini vengono insegnati gli usi e i costumi dell’Ecuador, mente i nonni hanno realizzato una bella sciarpa con i colori della pace, che è stata inviata nel dell’America del sud. “Altro progetto è in Serbia – spiega Daniela Buffoni– dal titolo “ Un Ponte verso i Balcani” iniziato nel 2006, con la realizzazione di un laboratorio informatico presso la scuola di Bogutovac. In seguito è stato realizzato un libretto dai bimbi italiani in serbo che raccontava il proprio territorio, la propria storia e i bambini serbi hanno realizzato un libretto in italiano facendo la stessa cosa”.
E’ in atto un vero e proprio gemellaggio sia tra i bimbi delle due nazioni, sia tra gli insegnanti e nei prossimi giorni, il 22 marzo a Trento, sarà messo in scena lo spettacolo documentario “La Scelta”. Nello spettacolo si raccontano le storie di persone che hanno messo a rischio la propria vita per salvare un vicino di casa dalla furia delle guerre etniche dei Balcani. Un altro bel progetto è in corso a Bolzano, nell’ospedale pediatrico, per dare la possibilità ai bambini ospedalizzati di continuare gli studi. Anche in Angola (da poco è partito questo progetto) un’insegnante, Isabella De Chirico, sta supportando una biblioteca di un ospedale pediatrico con sussidi, libri, per aiutare nello studio i bimbi che hanno lunghi ricoveri.
Un altro progetto sta per partire in Kenia e da parte dei “Docenti senza frontiere” c’è anche l’idea di far nascere un negozio solidale in rete. Tutte queste iniziative partono grazie a progetti europei, ma anche perché i docenti si auto finanziano tramite la vendita di quaderni solidali, il cui ricavato va per sostenere i progetti all’estero o per finanziare quelli in Italia. “Noi puntiamo a programmi di educazione globale –spiega Lucia Celeste- ogni iniziativa all’estero ha il suo corrispettivo in Italia”. Il cambiamento di questo mondo avverrà solo insegnando il rispetto delle “diversità” e aiutando chi è in difficoltà.