L’Organismo Unitario dell’Avvocatura conferma i dati positivi di adesione all’astensione dalle udienze in quasi tutti i tribunali: circa il 90%. Sui dati di partecipazione alla manifestazione di domani, l’Oua, sentiti oltre 120 Ordini forensi e le associazioni che hanno dato l’adesione alla protesta, stima la presenza di 10 mila avvocati in arrivo da tutto il Paese.
Alle 11 si parte con il presidio informativo davanti a Montecitorio con una conferenza stampa in cui verranno presentate le proposte dell’avvocatura per modernizzare la giustizia italiana e per tutelare i diritti dei cittadini. E verranno illustrati i numeri della crisi di un sistema che danneggia tutti i giorni migliaia di persone, di imprese e lo sviluppo stesso del Paese.
Dalle 13, quindi, corteo da piazza Repubblica, fino a piazza Santi Apostoli con interventi finali.
Oggi, intanto, si è tenuta sempre a Roma, presso la sede del Consiglio nazionale forense, una affollatissima riunione con i presidenti dei Consigli dell’Ordine, dell’Oua e delle altre rappresentanze forensi per un confronto sui temi della giustizia e dell’avvocatura.
In questa occasione il Consiglio Nazionale Forense ha ribadito la volontà di offrire al nuovo Governo la propria responsabile collaborazione per individuare soluzioni per la ripresa del Paese ed ha ricordato le sue proposte concrete già sul tappeto che, con una pronta risposta del nuovo esecutivo, possono dare un primo, effettivo segnale di cambiamento.
“L’impegno degli avvocati per lo smaltimento dell’arretrato civile potrebbe portare ad azzerare il carico pendente in breve tempo; lo sviluppo sul territorio di Camere di conciliazione e arbitrali presso i Consigli dell’Ordine favorirebbe la soluzione alternativa delle controversie senza passare dai tribunali; la previsione di nuovi istituti che favoriscano accordi tra le parti tramite l’operato dell’avvocato sono misure che rappresentano un pacchetto organico, a costo zero per lo Stato, che l’Avvocatura è già in grado di offrire” ha dichiarato il presidente del CNF Guido Alpa.
Riguardo alle manifestazioni di protesta dell’Avvocatura, decise prima della crisi di Governo e in calendario domani, il CNF ne condivide pienamente le ragioni e sarà presente con il consigliere segretario Andrea Mascherin, il quale oggi in occasione della riunione ha sottolineato come “atteso il mutamento del quadro politico sarà importante sfruttare la giornata di domani anche per ribadire al Paese e a chi ne assumerà la guida come l’Avvocatura sia pronta a farsi responsabilmente carico delle riforme necessarie nel settore della giustizia e non solo. A fronte di tale volontà di collaborazione, l’aspettativa che non deve andare delusa è quella, sin da questa fase, di un segnale forte e immediato, di interesse da parte del presidente incaricato”.