Gli articoli di Marco Travaglio hanno l’effetto di un lanciafiamme su un  esercito di code di paglia, è infatti noto per la sua collezione di querele dalle firme famose.

Questa volta tocca alla Gunther Reform Holding Spa, la società fondata dall’imprenditore Maurizio Mian che prende il nome dal cane lupo di famiglia e a differenza di quest’ultimo, non copre gli escrementi appena fatti. Il gruppo, azionista di maggioranza del quotidiano L’Unità, ha favorito l’ingresso nel consiglio di amministrazione del giornale di Maria Claudia Ioannucci, che nel suo curriculum vanta una presenza al Senato per Forza Italia e una vacanza a Procida con Lavitola. Secondo Travaglio il cane Gunther “ha dato la sua approvazione abbaiando tre volte al sol dell’avvenire”. Ma stavolta nessuna querela, la nuova tattica del battibecco a distanza si è evoluta allo stadio successivo. Non più gli insulti epistolari di una volta, gli scaracchi dal balcone o i gavettoni di pipì, qui si fa sul serio. I litigi di oggi si combattono con armi sofisticate: i fumetti. La grande pensata del marketing manager della società consiste infatti nel ridicolizzare Travaglio attraverso una storia a puntate che lo vede protagonista di avventure “peccaminose” e a base di bunga bunga. Definirlo trash e avvilente è poco, ma se dietro lo pseudonimo dell’autore Wild Dog si cela il fido Gunther, possiamo dire che si tratta di un fumetto alla cazzo di cane. 

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