Noi sappiamo chi siamo? Cosa vogliamo dalla vita? Ad un certo punto della nostra esistenza queste domande tutti noi ce le poniamo. Il libro “Cerco lavoro” di Mauro Sottili ci offre un percorso molto interessante dove si affrontano i temi della vita.
Questo è un romanzo- come dice il sottotitolo – quasi autobiografico, dove il protagonista, Gino, è alla ricerca del suo primo lavoro. All’inizio si percepisce tutta la voglia, l’ansia di Gino nel suo primo colloquio di lavoro, ma già dalle prime pagine si capisce che i dialoghi vanno oltre il fatto in sé: si parla di un’esistenza piena. Il colloquio del giovane con chi deve assumerlo è alquanto bizzarro e si conclude con una domanda: “Lo so che devi lavorare. Ma a te interessa lavorare?”. Tutti noi per avere il lavoro diremmo sicuramente che siamo interessati a lavorare, ma la domanda è molto più profonda. Nascono dialoghi intensi tra vari personaggi e il protagonista Gino ci fa affacciare sul mondo, sui perché della vita.
Il libro ha il punto cardine nelle realizzazione di un sogno, un sogno di Ettore, l’imprenditore che assume Gino proprio per seguire questa idea. In realtà tutti noi abbiamo delle aspirazioni, dei sogni che non abbiamo il coraggio di inseguire, siamo presi dagli affanni della vita e subiamo tutto senza un minimo di voglia. Facciamo tante cose perché dobbiamo farle, per noi stessi, per mantenere una famiglia, ma è quello che vogliamo veramente? Questo libro ci aiuta a conoscerci, a non dare nulla per scontato, ci invita a non fermarci di fronte a ciò che non si conosce,per lanciarsi sempre in nuove sfide. “Non cerco una persona particolarmente intelligente, cerco una persona amante del proprio futuro,- si legge nel libro- senza paura, disposta a farsi su le maniche e ad accettare la sfida della vita”. Questo romanzo parla a tutti noi, nessuno di noi è un genio, ma tutti possiamo avere passione nel lanciarci in nuove sfide e a guardare senza paura al futuro.
Nel romanzo è affrontato anche il tema della disabilità, che spunta all’improvviso nella vita e tutti i tuoi progetti devono necessariamente cambiare. Nel libro di Sottili si parla anche degli affetti più cari e di come possono diventare sempre più profondi o di come la vita ad un certo punto decida di portarceli via. E’ raccontata l’importanza di un abbraccio tra un padre e un figlio. Nella vita occorre mettere passione nel lavoro che si svolge, ma le nostre vite non sono fatte per essere solo lavoro. “Uno non è un uomo perché riesce; uno è uomo perché fa un’esperienza di bellezza, di accoglienza, di gratuità; e questo rimbalza in tutta la vita, non c’è separazione tra il lavoro e il resto”. La vita va percorsa insieme!
Mauro Sottili, Cerco lavoro – romanzo quasi autobiografico, Editore Itaca, 10 euro