C’è una nonna che gira per i quotidiani on line, ma come in un film horror, nessuno può dire chi sia veramente. Potrebbe anche essere morta o mai esistita. Forse è un fantasma.
Dal Messaggero a Repubblica passando per la Nazione la stessa anziana signora si chiama in modo diverso e vive in luoghi diversi d’Italia, anche in quartieri diversi di Roma, e assolve diverse funzioni.
Due sono le fotografie che corredano sempre gli articoli.
Foto Uno: la nonna con gli occhiali – una corpulenta signora di circa 80 anni – appare con una torta alle fragole e panna e una candelina di cera a forma di 110.
Foto Due: la stessa signora è in piedi, senza occhiali, con un altro vestito. Sul tavolo – siamo nel salotto di una casa – sta per affettare la stessa torta fragole e panna (che nella foto Uno ha la candelina 110).
Si direbbe dunque due fotografie scattate più o meno in sequenza, dallo stesso autore, in uno stesso contesto, anche se la signora si è tolta gli occhiali e si è cambiata.
Partendo dalla notizia più recente – Giovedi 26 dicembre 2013– abbiamo una nonna che si chiama Nicolina Capra, e compie appunto 110 anni. La foto è la Uno cioè quella che la ritrae in grandissima forma, con torta alle fragole e candelina apposita. La notizia è non solo l’ aver compiuto più di un secolo, ma che la nipote Ilaria Pallotta le ha aperto una pagina facebook per seguire un suo desiderio. Alla giornalista racconta che “quando abbiamo effettuato l’iscrizione su Facebook il sistema non prevedeva anni di nascita antecedenti il 1905 (mia nonna è del 1903) e così, almeno virtualmente, abbiamo dovuto ringiovanirla di 2 anni”.
La notizia di “Nicolina su facebook” è stata ripresa proprio da tutti, anche dall’ Huffington Post.
Inutile dire il successo della nonna e della pagina tra condivisioni, ringraziamenti e Forza Nonna.
Il 26 Ottobre 2013, il Messaggero dice che Nicolina Capra cioè la nonna che compie più di tutti 110 anni, è nata in provincia di Avellino, ha vissuto più di 50 anni all’Aquila, abita tra Tiburtina e Magliana – in uno spazio urbano quindi di 30 chilometri circa- ha un sogno: andare da Bruno Vespa.
Il 10 Ottobre 2013 Repubblica on line, correda con la foto Uno – quella di una nonna con torta alle fragole e candeline da 110 – l’articolo sulla morte di una signora di 110 anni che si chiama però Assunta Colombo. Questa anzianissima lascerebbe un titolo di stato del 1962 alla badante, che rivalutato oggi vale 400 mila euro. Così si scrive nell’articolo: “si allega fotografia dell’ultimo compleanno organizzato dalla Sig.ra Giulia nella casa dell’anziana donna con la quale conviveva”.
Il 27 agosto 2013, un dettaglio della foto Due ( “nonna di 110 anni senza occhiali che taglia la torta), correda un articolo della Nazione. Stavolta siamo a Terni. La signora ritratta ha 107 anni, si chiama Concetta Piras, e ha il sogno di conoscere Papa Francesco: “basterebbe anche una telefonata” dice. Del resto è molto devota, durante la guerra ha nascosto alcuni ebrei. Qui la nipote si chiama Maria De Nicola.
Stessa torta con le fragole, Nicolina Capra racconta di averla mangiata il 23 agosto 2013, per il compleanno dei 110 anni, celebrato con delle amiche, al quartiere Prenestino a Roma, dove vive. Qundi non più quello immaginifico Tiburtino Magliana.
Stavolta si conoscono dettagli dal giornalista Luca Lippera del Messaggero che le fa un’intervista. Apprendiamo che è originaria della provincia di Avellino (e deve essere vero: ce l’avevano già detto) e che sogna di incontrare Berlusconi: “vorrei tanto incontrarlo e dirgli che prego anche per lui”. Inoltre dice che di aver ricevuto “la visita del Presidente del V Municipio e una telefonata di auguri dal gabinetto del sindaco”.
Il 23 febbraio 2013, per il Messaggero, c’è una Nicolina Capra senza foto, che ha 90 anni, è invalida al 100%, ma totalmente lucida, e secondo una nipote, Daniela De Rossi, la nonna che stavolta abita a Monte Sacro, IV Municipio di Roma, avrebbe voluto votare, ma non le farebbero esercitare il suo diritto a domicilio.
Che succede?
Ipotesi uno.
Le foto sono ovviamente vere. Quello che non può essere vero è che una signora di 110 anni sia così in forma, capisca cosa sia facebook, si voglia far aprire una pagina. In pochissimo tempo infatti ha più di mille contatti e di certo non è la signora né a postare link da youtube né a rispondere ai mille contatti. Sembrerebbe perciò più una notizia costruita nel tempo, con una signora anziana, ma non vecchissima come si narra e che forse, ma non è affatto detto , si chiama Nicolina Capra. Questa foto di (finta) ultracenteanaria è rimasta negli archivi. Cosicché ogni volta che esce una notizia con “centenaria che fa qualcosa” si mettono la foto nonna Uno e la nonna Due a disposizione. Prima considerazione: se non si hanno i soldi per mandare i fotografi per le notizie fesse e inutili, perché mettere una fotografia che non corrisponde alla verità? Ma soprattutto: perché pubblicare notizie fesse e inutili? Seconda considerazione: come è possibile che nessuno si faccia venire il dubbio che non può avere 110 anni quella signora ritratta in foto? Nemmeno l’Huffington Post, che vorrebbe ispirarsi al giornalismo americano. Ma allora: che ci sta a fare se non per questo tipo di accortezze in più? La Nicolina Capra invalida al 100% sarebbe invece un caso di omonimia. Ipotesi due: notizie false costruite a tavolino se ne sono già viste. Nel 2009 c’era quella delle suore fermate dalla stradale perché andavano a 180 all’ora per andare dal papa, e quella di un prete risultato positivo al test dell’alcol perché in una giornata aveva celebrato quattro messe. Ma la più grande delle bufale, e sicuramente la meno innocua per i risvolti di sciacallaggio contenuti, è stata quella messa in piedi dall’avvocato Giacinto Canzona che si è fatto ospitare dalle maggiori trasmissioni televisive che vivono sul dolore degli altri (Domenica In, Domenica Cinque, Pomeriggio Cinque). Il Canzona si mostrava nei veri panni di avvocato di una finta coppia che aveva perduto il figlio – a causa di un aborto – durante il naufragio della Costa.
In entrambe le ipotesi, si tratta di, deprecabili quanto si vuole, manipolazioni di un sistema di informazione che però fa acqua da tutte le parti, che non sa stare al passo dei social e sorvegliarli appunto anziché copiare e basta (succede quando si sottopagano i giornalisti); ma soprattutto che non è in grado di fidarsi più neanche del proprio sguardo e di un autonomo spirito di osservazione come quella che scaturisce dall’evidenza che non si tratti di una signora di 110 anni quella ritratta nella foto; che anziché telefonarle sarebbe il caso di andare di persona e verificare la notizia che a 110 anni non è possibile voler aprire una pagina facebook.