Il servizio cui fa riferimento il titolo del settimanale, rende noti i risultati inediti e sconvolgenti di una ricerca del comando americano di Napoli, eseguita da primari laboratori di analisi sulla base di campioni di acqua, cibo, terreni, fumi raccolti lungo l’arco di due anni – dal 2009 al 2011 – su un’area di oltre mille chilometri quadrati e costata ben 30 milioni di dollari.  

Il rapporto conclusivo è stato trasmesso da diversi mesi alle autorità italiane, ma finora non è mai stato reso pubblico. Nel vedere la copertina dell’”Espresso” in questione, il consigliere regionale della Campania, del PD, CORRADO GABRIELE, si è indignato e ha subito trasmesso all’ANSA un comunicato di cui riportiamo integralmente il lancio:
“NAPOLI, 14 NOV – Il consigliere regionale della Campania del Pse, Corrado Gabriele, annuncia che intende presentare un esposto alla Procura della Repubblica di NAPOLI per chiedere ”di accertare se non sia il caso di verificare gli estremi della violazione dell’articolo 658 del Codice Penale e vietare l’uscita in edicola di domani delle copie” de L’Espresso dopo l’annuncio di una copertina sulla quale c’è scritto: ‘Bevi Napoli e poi muori, Acqua contaminata ovunque… Nessuna zona è sicura”. Secondo Gabriele, potrebbe configurarsi il reato di procurato allarme evidenziando “il danno all’economia campana e soprattutto il danno psicologico per milioni di cittadini napoletani e campani che oltre a subire le conseguenze dei rifiuti seppelliti in Campania devono vivere nel terrore di utilizzare l’acqua e i prodotti agricoli della nostra terra”. A giudizio del consigliere regionale la copertina ”E’ offensiva e andrebbe censurata”; di qui l’invito ai lettori ”della storica rivista a boicottare la vendita delle copie dell’Espresso in edicola questa settimana”. “E’ assurdo – sottolinea Gabriele – che si faccia una campagna contro l’immagine della nostra città nel mondo: propongo a tutti i lettori abituali de l’Espresso di destinare il prezzo di copertina agli aiuti umanitari che l’Ong Save The Children sta promuovendo per i bambini delle Filippine rimasti senza casa e senza famiglia inviando sms al 45509…”

Nell’aprile del 2011 Corrado Gabriele, è stato condannato in primo grado a 4 anni e 3 mesi di reclusione per presunti abusi sulle figlie della sua compagna. Gabriele era stato denunciato dalle due giovani, una delle quali minorenne all’epoca dei fatti.
Non pretendiamo che Gabriele combatta il criminale inquinamento della sua terra e si adoperi per la bonifica, come pure sarebbe suo compito istituzionale… Ma almeno lasci stare i bambini, in tutti i sensi… Soprattutto quelli filippini!

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