E’ un uomo molto simpatico il Presidente Brunetta: affabile, democratico con i sottoposti, amichevole con i colleghi, democratico, educato nei dibattiti, modesto, soprattutto modesto. Ad ognuna di queste caratteristiche potremmo legare un episodio. Quando interviene alla Camera ad esempio, come si fa a non definirlo affabile. Quando chiede il licenziamento di un addetto che non lo aveva salutato, come si fa a dire che non è democratico. Quando critica i deputati, si deve dire che lo fa con i suoi e con gli avversari, come si fa a dire che non è amichevole. Quando nei dibattiti interrompe e ripete sempre la stessa cosa, come si fa a dire che non è educato. Quando dice che volendo avrebbe potuto vincere il Nobel, come si fa a non riconoscere la sua modestia. Solo una massa di stolti comunisti, leninisti, stalinisti potrebbe dire il contrario! E poi…..avete fatto caso? È sempre in tema, non sfora mai! Prendiamo l’ultimo caso. Va da Fazio (ma perché lo invitano, esiste già la par condicio?), e a una domanda abbastanza imbarazzante su Alitalia, cui evidentemente il Presidente, Professore, Quasi Nobel, non vuole rispondere, la butta in caciara, come si dice a Roma. Chiede ragione a Fazio dei suoi compensi, costringendo il presentatore a giustificare e insistendo fino al punto che ci si dimentica del tema principale: Alitalia. Però è stato un successo! Il Presidente, Professore, Quasi Nobel, fa audience, quasi quasi Fazio lo richiama. A cosa serve dire poi che la Rai con Fazio ci guadagna? Nel frattempo il Presidente, Professore, Quasi Nobel Brunetta uno scopo l’ha raggiunto: ha bloccato i contratti di Crozza e Benigni, e vuoi vedere che era questo lo scopo? Cosa accadrà ora? Speriamo niente, speriamo che in questa Rai così fatiscente (eufemismo) possano comunque lavorare Crozza e Benigni e magari poter vedere una intervista al Professore, Presidente, Quasi Nobel Brunetta, fatta da Crozza e Benigni. Perché no? La vocazione del comico in fondo è presente in tutti e tre!