Ore 9.00 Si mette in viaggio verso Perugia, dove è stato invitato al convegno “Odontoiatri bergamaschi e altri orrori della politica italiana”, ma alla dogana* viene fermato in quanto sprovvisto del passaporto necessario per espatriare.
Ore 10.15 Tornando a casa, si imbatte in un ragazzo straniero immigrato, al quale chiede: «Ma perché venite in Italia?». Il ragazzo gli risponde: «Al nostro Paese c’è un dittatore».
«Anche qua».
«Ma al nostro Paese non c’è lavoro».
«Anche qua».
«Ma al nostro Paese siamo tutti poveri».
«Anche qua».
«Ma al nostro Paese siamo esasperati, c’è un clima d’odio e di violenza».
«Anche qua».
«Ma al nostro Paese dicono che ci sia la democrazia, ma il vero potere ce l’ha ancora in mano la religione».
«Anche qua».
«Ah. Allora ho capito perché siamo venuti qua».
«Perché?».
«Per battervi sul tempo, secondo me ancora qualche settimana ed eravate voi a venire in gommone in Africa».
Ore 10.20 «Di dove sei tu?». «Burundi». «Detto tra noi: voi in Burundi state sempre a lamentarvi, eppure non avete mai avuto la Seconda Guerra Mondiale, non avete mai lo sbattimento di dovervi ricordare di ricaricare il cellulare, non dovete essere vestiti alla moda… Anzi, guarda un po’ che culo, non dovete proprio essere vestiti. Voi bingobongo avete tutte le fortune».
Ore 12.10 Va al bar con Belsito, che gli offre un caffè e chiede al cameriere: «Se vi pago con un diamante, ce l’avete il resto?».
Ore 14.30 Va a fare una passeggiata con Maroni su un ponte sull’Adda. Chiede a Maroni: «Ti butteresti nel fiume gelato per mille euro?». «Certo che sì», gli risponde Maroni, che si getta di slancio in acqua. Calderoli lo guarda e gli dice: «Dai, ora andiamo in giro a dirlo e speriamo che qualcuno ci dia mille euro».
Ore 15.30 Cerca di fare pulizia all’interno della Lega: via tutti i pregiudicati, via chi ha avuto rapporti con la ‘ndrangheta, via chi non ha ottenuto almeno la terza media. Nel partito, così, rimangono in tre: lui, un assessore di Carate Brianza (che però quando si parlava di ottenere la terza media pensava che ci si riferisse a delle birre) e un ventiduenne di Mantova studente di ingegneria informatica, che però si era iscritto per sbaglio perché aveva letto male e pensava di essere entrato nella Lega Nerd.
Ore 16.15 Va allo zoo. Gli animali lo fotografano.
Ore 17.00 Passeggiando per strada, viene bloccato da un losco individuo dalla pelle scura e dalla folta peluria. Dopo una lunga colluttazione, si accorge che si tratta di Rosi Mauro.
Ore 18.20 Dopo anni di prese in giro, battutine e atti di bullismo contro gli omosessuali (come mettergli la schiuma da barba nelle scarpe o struccarli mentre dormono), cambia posizione e afferma: «Basta insulti ai gay». Accortosi finalmente del comportamento discriminatorio del Carroccio, ma soprattutto del fatto che anche gli omosessuali hanno diritto di voto, sostiene: «I gay sono persone come noi». Immediata la replica degli omosessuali: «Piano con gli insulti, noi non siamo come i leghisti».
Ore 19.27 Cerca sul vocabolario la parola “vocabolario”.
Ore 22.40 Prima di andare a letto, studia la versione padana di X Factor: i concorrenti dovranno cantare solo brani di Enzo Jannacci, Memo Remigi e Davide Vandesfroos, e saranno giudicati da una giuria composta da Enzo Jannacci, Memo Remigi e Davide Vandesfroos. Per la conduzione, pensa a uno tra Daniele Battaglia e Pacini Battaglia.
*Il confine tra Padania e Italia è costellato di checkpoint che proiettano ventiquattro ore su ventiquattro film di Renzo Martinelli: qui, doganieri vestiti di verde impediscono l’importazione di provole, caciotte, ‘nduja, friarielli, taralli e dischi di Nino D’Angelo. La ‘ndrangheta, invece, può entrare liberamente.