Spopola sui social network la notizia che vede associare due nomi del music business molto distanti tra loro: Amedeo Minghi e Justin Timberlake, la fiera di paese e Hollywood.

Se qualche imbarazzato nostalgico ricorda ancora la triste cantilena “Trottolino amoroso du du du da da da”, che se ripetuta tre volte di seguito apre le porte dell’inferno, molte ragazze hanno invece ben presente Justin Timberlake, attore, modello, cantante, insomma il burattino perfetto per l’industria dell’intrattenimento ad alto budget. Un duetto sconvolgente? Un plagio inaudito? Una scandalosa liaison? Niente di tutto ciò. La “notizia”, anticipata dallo stesso Minghi su Facebook, riguarda il campionamento di un suo vecchio brano inserito in una canzone dell’ultimo disco di Timberlake. In pratica una semplice registrazione sepolta dall’arrangiamento di una popstar di successo potrebbe far risalire le quotazioni del cantore del superfluo, che passerebbe così dalla sagra del vino al Madison Square Garden.

Ebbene sì, basta poco per risollevare una carriera, basta che un inetto inserisca nel suo disco qualche secondo di una canzone dimenticata di un altro inetto. Il pezzo originale risale agli anni ’70 e per questo l’illustre compositore romano si lascia andare a memorabili dichiarazioni: “io appartengo alla generazione del rock. Poi, ognuno trova la propria espressione artistica, come ho fatto io. E poi, oltre tutto, il rock è morto!”. Parola di Amedeo Minghi.

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