Le varie diatribe politiche delle quali abbiamo già parlato nei Cosa accadrà passati, mettono ancora più tristezza quando leggiamo delle lettere e degli incontri del Papa con Eugenio Scalfari. Come ha scritto Andrea Riccardi sul Corriere della Sera “Il Papa non vuole essere più monarca”, sebbene ne abbia qualche ragione in virtù del ministero che svolge. Nella politica italiana invece assistiamo a un fenomeno contrario: un uomo che vuole continuare a essere monarca e in nome di ciò condiziona la vita di un Paese intero. Ma veniamo a Sua Santità.
Qualche tempo fa vi fu uno scambio di lettere tra il Papa e Eugenio Scalfari. Alle lettere è seguito un incontro dal vivo tra i due che si è svolto nella più totale “irriverenza” del rigido protocollo vaticano che regola gli incontri del Papa. Ma al di là della forma, di cosa hanno parlato i due? Facciamo una breve sintesi: riforma della Curia per cui il Papa diventa Pietro e non Costantino, avvicinamento della Chiesa a gay e a divorziati, nuova missione della Chiesa, critica al sistema economico globale e alle leggi che regolano il mercato, centralità della persona, rispetto per coloro, che pur non credenti, conducono una vita che gli consentirà comunque la vicinanza a Dio dopo la morte.
Non vogliamo fare confronti con quello di cui noi abbiamo parlato nello stesso periodo, sarebbe una autoumiliazione. Ma la domanda c’è ed è semplice: cosa accadrà ora? Accadrà di certo che la Chiesa svolgerà un ruolo morale rilevante, così come è nelle aspettative di tutti i cattolici progressisti ma anche dei laici e dei non credenti. Accadrà che la Chiesa non discriminerà le persone in base al sesso e alle scelte sessuali, accadrà che la teologia della liberazione avrà di nuovo diritto di cittadinanza e che le donne potranno celebrare messa, che i divorziati potranno accedere liberamente ai sacramenti e che magari i preti potranno, se lo desiderano, sposarsi. Con questo Papa tutto ciò accadrà, quando non lo sappiano, ma non c’è bisogno di fare presto!