Nicola Marino, presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura-Oua, replica ad alcune affermazioni sulla giustizia civile del Presidente del Consiglio Enrico Letta nel corso della trasmissione, “Che tempo fa”, sulla Rai: «Con il premier siamo d’accordo su una cosa importante: il Paese ha bisogno di interventi sulla giustizia a tutela dei cittadini. Purtroppo, dissentiamo, invece, sul giudizio rispetto a quelli varati da questo Esecutivo, in continuità, oltretutto, con quanto fatto anche dai precedenti governi. Sono micro-riforme inadeguate e in alcuni casi controproducenti».
«Anzi – aggiunge – alcune sembrano addirittura pensate per impedire l’accesso alla giustizia. Per esempio la mediazione obbligatoria: questo sistema, infatti, non ridurrà il numero delle cause, anzi le alimenterà, i tempi si allungheranno con l’aggiunta di un ulteriore passaggio. E i costi verranno scaricati sui cittadini, sia quelli in malafede che abusano di un servizio, e di cui si preoccupa molto nella sua intervista il premier, sia quelli in buonafede: indistintamente».
«Non solo – continua il presidente Oua – guardando la storia recente è evidente che l’impatto di questo meccanismo nel corso della sua applicazione sia stato largamente insufficiente (dai dati dello stesso ministero). La previsione di smaltimento di un quarto delle cause pendenti annunciato da Letta, quindi, rischia di essere un semplice slogan».
«Ciò che preoccupa, però oltre alla mancata analisi autocritica di quanto fatto – conclude Marino – sono anche le proposte contenute nel progetto Destinazione Italia e sul Tribunale delle Imprese. Al Presidente Letta ricordiamo che serve più efficienza, processo telematico e best practice, per citare solo alcune proposte storiche dell’Oua, ma soprattutto confronto con chi conosce la giustizia e non ricette confezionate dai poteri forti e le cui ricadute negative sono sempre a spese dei cittadini, come dimostra anche la sciagurata applicazione della revisione della geografia giudiziaria che sta causando caos e disservizi su tutto il territorio nazionale».