La proposta è semplice, il senatore Enrico Buemi (socialista subentrato a Palazzo Madama tra le fila del Pd dopo le dimissioni di Ignazio Marino) propone di ricondurre la questione dell’incandidabilità al comitato previsto dall’articolo 18 del regolamento presieduto dalla senatrice Pezzopane.
La proposta Buemi non toglierebbe un giorno alla discussione e non avrebbe effetti dilatatori ma ricondurrebbe, secondo Buemi, tutta la discussione nel suo ambito di correttezza. 
Verrebbe così messa da parte la legge Severino che ha causato una divisione netta tra gli schieramenti e che di fatto sta facendo vivere un empasse alla vita politica del Paese. I tempi, appunto, sarebbero gli stessi solo che con la proposta Buemi bisognerebbe aspettare la decisione della Corte d’Appello di Milano che deve rideterminare gli anni di interdizione come chiesto dalla Cassazione. Cosa che comporterà la comunicazione della cancellazione di Silvio Berlusconi dalle liste elettorali.
Successivamente la Giunta potrebbe votare la decadenza dell’ex premier a motivo della sua interdizione nel momento in cui il segretario comunale del Comune di Milano comunicherà al Presidente del Senato la cancellazione di Berlusconi dalle liste elettorali.
Diversi i precedenti che Buemi cita nella sua relazione a sostegno della tesi (vedi intervento in allegato). Nel 2006 fu il comitato presieduto da Burchiellaro a riferire in Aula la decadenza di Cesare Previti; fu lo stesso Comitato a riferire in assemblea sulla decadenza del deputato Drago nel 2010.
Attendere la pronuncia di Milano, dice Buemi perché la sentenza della Cassazione dello scorso 29 agosto si riferisce alla mera rideterminazione del quantum di una pena interdittiva, il che significa che l’interdizione c’è di sicuro. 
Buemi richiama inoltre il caso Lockheed: Nel 1979, la Corte costituzionale condannò all’interdizione Mario Tanassi, dichiarandolo anche decaduto con effetto immediato dal seggio parlamentare. In quel caso però la presidenza di Pietro Ingrao ritenne di convocare lo stesso la giunta e poi l’assemblea per proclamare la decadenza ai sensi dell’articolo 66 della Costituzione il deputato e Mario Tanassi per 13 giorni fu ancora deputato della Repubblica italiana, nonostante la pronuncia inappellabile del massimo organo giurisdizionale.
Buemi in sostanza chiede un momento di distensione, chiede di seguire i precedenti e il regolamento del Senato.
La sua proposta, però, per passare ha bisogno dell’inanimità della Giunta e, viste le prime dichiarazioni, non sembra avere molte chances. Forse troppo ragionevole per passare.
proposta_senatore_Buemi.pdf

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