In questa strana estate, in cui sull’Italia non si addensano solo nubi equatoriali, incontriamo Fabrizio Cicchitto, classe 1940, ex socialista lombardiano, ex P2 tessera 2232, ex deputato di Forza Italia, attualmente senatore PDL.

Il luogo dell’incontro è nel cuore della sua Roma, in uno dei locali storici della capitale, il BAR DELLA PACE, dove si sta svolgendo un cocktail di protesta contro lo sfratto intimato dal VATICANO, proprietario della mura.

– Come mai qui, Senatore?
– Perché li preti hanno rotto er cazzo! E mo’  ce mancava pure ‘sto Papa venuto dallo sprofonno, che vo’ caccià li romani pe’ mettece i negri…
– La sue critiche a Bergoglio per la visita a Lampedusa sono note…
– Eccheccazzo. Io nun so’ razzista, nun so’ leghista, ma quanno è troppo è troppo… Qui già se morimo de fame pe’ conto nostro, ce manca pure de incoraggià l’antri pezzenti a venì…
– L’Osservatore Romano ha stigmatizzato i cattolici  del suo partito per non aver preso le distanze da lei.
– E sai che ce faccio co’ l’Osservatore Romano?
– Immagino…
– Ma te lo vojo dì lo stesso… Me ce pulisco er culo! (ride sguaiatamente ndr).
– Veniamo alla decisione del TRIBUNALE FERIALE di fissare la sentenza del processo Mediaset il 30 luglio…
– Lo dice la parola stessa… FERALE… Che vordì triste… funesto… Stronzo, insomma!
– Veramente il termine è FERIALE. Ed è un tribunale istituito per legge, che deve agire in alcuni casi specifici…
– Appunto. In arcuni casi… mica pe’ forza in questo!
– In realtà il processo a Berlusconi, rientra proprio in una delle prescrizioni della legge. Il Tribunale Feriale ha competenza quando si tratta di emettere sentenze che, se rimandate, lascerebbero qualcuno in carcere per troppo tempo, o per troppo poco, con il rischio di fuga. O quando potrebbe intervenire la prescrizione…
– Embé, che c’è de male a prescrive… Pure er dottore prescrive e l’ammalato mica se lamenta, guarisce!
– Qui, però, non guarirebbe nessuno… La prescrizione non equivale a un’assoluzione, anzi…
– Anzi che… Se uno viè’ prescritto và in galera o sorte (esce ndr)?
– Esce ma…
– E se uno esce vordì che è innocente. Sinnò le guardie mica lo mannavano libero. Prendi Berlusconi… E’ stato prescritto un fracco (sacco ndr) de vorte, eppure sta ancora là.
– Al di là della questione giudiziaria c’è una questione morale, di opportunità…
– Ecco, hai detto bene. E’ opportuno che Berlusconi resti ‘ndo sta, sinnò noi che fine famo? Vojo dì, ma je pare giusto a Lei che dei giudici mannino pe’ stracci tante famije?
– Sta parlando degli operai dell’ILVA di Taranto?
– Me frega cazzi a me dell’operai! Sto a’ parlà de me
– Converrà che, se Berlusconi dovesse essere condannato, dovrebbe lasciare il Parlamento…
– Se ne ponno  annà l’antri, se nun je sta bene… E l’antri mica se ne vanno. Giusto quei cojoni dei 5stelle e quarche poraccio de ex comunista. L’antri resteno.
– Ma come potrebbe Letta governare con un partito il cui leader è stato condannato in via definitiva  per frode fiscale?
– L’hai visto ieri come potrebbe… Mica c’hanno votato contro quanno, pe’ protestà co’ la Cassazione, avemo deciso de chiude er Parlamento…
– Quindi, qualunque sarà la sentenza, non avrà ripercussioni sul Governo?
– Nessuna. Anzi, sa che je dico? Magari è pure mejo. Cor fatto che dovemo risparmià un po’ de sordi pe’ fa vedè alla gente che i Partiti so’ onesti, potremmo fa’ un PARTITO UNICO, noi e er PD. Chiudemo i tribunali, che tanto so’ tristi e famo tutti come cazzo ce pare!
– E Napolitano?
– Quello sta co’ noi. E poi, come dice Grillo, mica c’ha le Duracell. Quello molla, schiatta. E ar Colle ce mettemo Sirvio. Sai le risate?

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