Aria condizionata o ventilatore?  Contro la calura ci si attrezza come si può, bolletta a parte. Perché arrivano gli aumenti. 

Ai primi di luglio l’Autorità per l’energia nell’aggiornamento trimestrale (luglio-settembre) per i clienti domestici ha ritoccato le tariffe:  mentre le bollette del gas scendono (-0,6%), quelle per l’energia elettrica salgono (+1,4%). I  prezzi di riferimento del gas saranno quindi di 88,44 centesimi di euro per metro cubo, in calo di 0,49 centesimi di euro, tasse incluse, rispetto al trimestre precedente. Per il cliente tipo la bolletta registra così un risparmio di 7 euro su base annua. Per quanto riguarda INVECE  l’energia elettrica, l’aumento ‘netto’ della bolletta per la famiglia è stimato essere dell’1,4% con un incremento della spesa su base annua di 7 euro. Nel dettaglio, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 19,196 centesimi di euro per kilowattora, con un aumento rispetto al trimestre precedente, di 0,260 centesimi di euro, tasse incluse.

La notizia non è delle migliori tenuto conto che già nel corso del 2012 le bollette registrano già importanti tassi di crescita a due cifre. Tristemente inoltre, come sottolineato dalla Coldiretti, siamo in compagnia dei “soliti noti”:  “In Europa le famiglie che nel 2012 han visto crescere di più le bollette dell’elettricità sono quelle di Cipro (+21%), Grecia (+15%), Italia (+11%), Irlanda e Portogallo (+10), Bulgaria, Spagna e Polonia (+9%).”  Anche nel caso delle bollette, i Pigs, ovvero i Paesi monitorati

Sul fronte dei virtuosi anche qui si confermano i soliti noti: In Germania i prezzi sono invece aumentati del 5,7%, in Gran Bretagna del 3,9% mentre in Francia di appena il 2%. Calo in Svezia (-5%), Ungheria (-2%) e Finlandia (-1%). I prezzi più alti, però – conclude la Coldiretti – sono stati registrati in Danimarca (29,7 euro per 100 kWh), Cipro (29,1), Germania (26,8) e Italia (23) a fronte di un prezzo medio Ue di 19,7”.

Di fronte al caro bolletta, le associazioni dei consumatori sono già sul piede di guerra : mentre l’Adoc lamenta il peso degli oneri di sistema sul rincaro della luce, l’Adiconsum, chiede che l’Autorità apra subito un tavolo con le Associazioni dei Consumatori.  Le richieste in particolare si spingono fino a obbligare i distributori a diventare corresponsabili in caso di bollette gonfiate a causa di letture stimate. La Federconsumatori rinnova la richiesta nei confronti del Governo di spostare i costi degli oneri di sistema sulla fiscalità generale e riducendo la tassazione applicata sulle fatture degli italiani.

Per Cittadinanzattiva oltre al danno si aggiunge la beffa: le cifre salate sono spesso  contenute in bollette tutt’altro che trasparenti.
Nel 2012, sono state 9.633 le segnalazioni arrivate agli sportelli di Pit Servizi di Cittadinanzattiva e circa il 30% di queste hanno investito il settore dell’energia elettrica e dell’ambiente (ossia acqua e rifiuti). Il 73,5% si è rivolto all’Associazione perché si è ritrovato ad avere tra le mani una bolletta piuttosto scottante. Quasi la metà di questa percentuale (44,6%) si riferisce a problemi di fatturazione dovuti a conguagli troppo elevati, con importi medi di 2500 euro. Un’altra problematica piuttosto sentita è quella relativa ai “contratti” (13,2% delle segnalazioni). Tempi biblici per le richieste di recesso o per la cessata fornitura di gas e energia elettrica (rispettivamente 42,1% e 33,3%dei casi).

Il caro bolletta sembra avere avuto tuttavia un risvolto positivo: quello di aver spinto gli italiani a leggere la documentazione ricevuta dagli enti . Secondo una recente indagine di Facile.it, sito specializzato nel confronto tra  Rc auto, prodotti finanziari e tariffe energetiche,  un italiano su due legge attentamente le bollette  di luce e gas, ma solo il 2% le capisce.
Il comparatore ha chiesto ad un campione di mille italiani quale fosse il loro rapporto con le bollette di luce e gas. A sorpresa ben il 53,1% degli intervistati ha dichiarato di leggere con attenzione ogni bolletta che arriva a casa. Solo il 7,8% del campione ha affermato di pagarla e basta, mentre quota restante degli intervistati dà un’occhiata alla bolletta solo in presenza di cifre da capogiro.
Gran parte del campione dichiara di non capire quanto venga effettivamente pagato per l’energia consumata (39,4%), mentre il 23,5% dichiara di non sapere cosa siano i servizi di rete e i servizi di vendita.
Terza cosa non chiara è il peso delle imposte e delle tasse sul totale da pagare, che lascia nel dubbio il 20,4% del campione. La bolletta risulta invece comprensibile per esteso solo per l’1,8% degli intervistati.

Nonostante i mille dubbi che attanagliano l’italiano medio di fronte alla bolletta, esiste tuttavia un’unica certezza. Ed è quella relativa all’indiziato numero uno, il fattore a cui imputare l’elevato importo da pagare:  la tassazione.  Iva, imposte ed accise regionali rappresentano la voce che gli italiani digeriscono meno, visto che ad indicarla è il 69,4% del campione. Seguono, a lunga distanza, i servizi di vendita (13,3%) e quelli di rete (11,5%).

Mentre le associazioni si preparano ad un confronto con le istituzioni, per superare il caro bolletta gli italiani si ingegnano. Aumenta l’uso ad esempio dei motori di confronto tra le tariffe  tra cui Facile.it, autore della ricerca, MyBest.it ,Sostariffe.it e Supermoney.eu.
Ma aumenta anche la diffusione delle polizze assicurative a copertura del tenore di vita.  In pratica, pagando un determinato premio mensile, ci si tutela dal rischio di non riuscire a pagare determinate spese ricorrenti. Tra cui anche le bollette. In caso di perdita di lavoro, infortunio o malattia, la polizza provvede a pagare le spese mensili familiari.
L’ultima proposta per rendere più dolci le bollette salate arriva non da un’assicurazione, bensì direttamente da un’azienda fornitrice di elettricità e gas. Per  attrarre nuovi clienti, ma anche per ridurre il rischio di averne di morosi, Sorgenia ha lanciato “Bolletta Protetta”.  Rivolto a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, il nuovo servizio è incluso gratuitamente per 12 mesi dall’attivazione della fornitura. La copertura assicurativa prevede il rimborso delle bollette regolarmente pagate con scadenza successiva all’evento che impedisce il pagamento ( invalidità, infortunio, malattia…), per un periodo massimo di 365 giorni, fino ad un importo complessivo di 2.000 euro per il cliente titolare di Partita Iva.

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