“Per la prima volta in Italia i civilisti discutono del tema del rapporto tra crisi economica e prospettive del diritto privato; dobbiamo colmare questa lacuna, considerando anche la discussione in Europa è già avviata e che in altre epoche, a partire dalla I guerra mondiale, aveva generato riflessioni e innovazioni originali.
D’altra parte, nuove regole e nuove tipologie di contratto tra gli operatori economici, rimedi, clausole generali sono essenziali per superare la crisi economica; e la storia ci insegna che proprio le crisi hanno postulato l’esigenza di creare nuove forme giuridiche per fronteggiare i problemi dei cittadini e delle imprese ”.
Il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa, nella veste di presidente dell’Associazione civilisti italiani, ha aperto oggi i lavori seminariali sul tema “Crisi economica e categoria civilistiche”.
“Il tema delle crisi è affrontato sia dal punto vista storico, sia economico e sociale in modo da individuare il ruolo che il diritto ha avuto e potrà avere nel contributo al rilancio dell’economia. Tuttavia” -spiega Alpa- “la sola autonomia privata nella regolazione dei rapporti non può bastare; sono necessari interventi legislativi in un quadro di insieme, che oggi ancora manca, per rafforzare il perseguimento dell’interesse pubblico e sociale. L’attuale frammentarietà degli interventi, in ambito comunitario e nazionale, è oggi un punto debole e richiede, invece, un esame globale; tentativo che sarà sperimentato in questi due giorni di lavoro”.
La vitalità del diritto privato nell’epoca della crisi, peraltro, è testimoniata dai nuovi strumenti contrattuali come i contratti di rete tra le imprese; la contrattazione procedimentalizzata nella crisi dell’impresa o nel sovra-indebitamento; l’irrompere del merito creditizio nei contratti di finanziamento bancario.
“Il quadro di insieme potrà essere dato dal riconoscimento e dalla tutela dei bisogni delle persone e dagli interessi sociali”, indica Alpa.  

Di Golem

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