L’Oltrepo pavese è la zona dove un tempo i milanesi compravano il “vino genuino del contadino” e dove i viticoltori hanno fatto fortuna, vendendo litri e litri di vino che, in molti casi, di genuino aveva poco o nulla.
Sempre nell’ottica di badare al portafoglio più che a un prodotto di qualità, nel tempo, sono stati piantati in zona molti vitigni internazionali per accontentare le richieste di ogni tipo di mercato: e così Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Grigio, per citare solo alcune delle varietà più gettonate, hanno preso il posto dei vitigni autoctoni locali, spesso decretandone la scomparsa, come nel caso della Moradella. Per fortuna, alcuni vitigni hanno resistito all’espianto selvaggio e la Croatina, uva che dà origine alla Bonarda oltrepadana, è senz’altro tra i più rappresentativi.
Spesso confuso con il Bonarda piemontese, il vino simbolo dell’Oltrepo ha radici che affondano nel Medioevo, anche se le prime notizie storiche certe si hanno solo nell’Ottocento. Tutelato con la Doc dal 1970, è diffuso in tutto il territorio, ma le zone dove dà i risultati migliori sono quelle di Rovescala, San Damiano al Colle, Montù Beccaria, Stradella, Canneto Pavese, Broni e Castana.
La Croatina ha foglia di media grandezza, pentagonale e trilobata, grappolo grande, alato, di forma conica, con acini di media grandezza, sferoidali, con buccia consistente e pruinosa, di colore blu scuro.
Il Bonarda ha colore rosso rubino intenso e un profumo molto fruttato con sentori di pepe nero; in bocca torna prepotente la frutta, unita a spezie e al tipico finale ammandorlato e tannico. Il vino, con una gradazione alcolica contenuta e da bere giovane, è prodotto sia in versione ferma sia vivace, ma è quest’ultima che meglio rispetta la tipicità e la storicità locale. A tavola, il Bonarda è un vino da tutto pasto, adatto al consumo quotidiano, che può anche essere servito leggermente fresco durante i mesi estivi; può essere il compagno perfetto per pic nic e merende a base di torte salate, salumi e frittate, ma resta un valido punto di riferimento negli abbinamenti più tradizionali, con primi piatti a base di pasta ripiena, come agnolotti e pasta al forno, carni bianche, arrosti, bolliti, legumi e formaggi di media stagionatura.

I produttori consigliati

Bisi
Bonarda dell’Oltrepo Pavese Doc (frizzante), 100% croatina, venduto in loco a circa 7,50 euro.
La Peccatrice Bonarda dell’Oltrepo Pavese Doc (frizzante), 100% croatina, venduto in loco a circa 7,50 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni guidate.
Loc Cascina San Michele, fraz. Villa Marone 70, San Damiano al Colle (PV), tel. 0385.75037, www.aziendagricolabisi.it

Azienda Agricola Pietro Torti
Bonarda dell’Oltrepo Pavese Doc (frizzante), 100% croatina, venduto in loco a 5 euro.
Verzello Bonarda dell’Oltrepo Pavese Doc, (ferma), 100% croatina, venduto in loco a 5 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni guidate.
Fraz Castelrotto 9, Montecalvo Versiggia (PV), tel. 0385.99763, www.pietrotorti.it

Francesco Quaquarini
Bonarda dell’Oltrepo Pavese Doc, (frizzante) 100% croatina, venduto in loco a circa 4 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni guidate.
Via Casa Zanibianchi 74, Frazione Monteveneroso, Canneto Pavese (PV), tel. 0385.60152, www.quaquarinifrancesco.it

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