TORINO. È il lato ”nascosto, umano, perfino normale” di Ludwig van Beethoven quello espresso dai concerti per strumento solista. Opere nelle quali, come spiega il direttore artistico dell’Orchestra Filarmonica di Torino, Nicola Campogrande, il genio tedesco ”riversa sul pentagramma tutta la sua fragilità”.  Un assaggio di questa straordinaria produzione sarà presentato nelle serate del Festival del 25, 27 e 29 giugno, in piazza San Carlo. Nei tre concerti l’OFT si affida alla bacchetta di Christian Benda, primo direttore ospite della formazione torinese. L’esordio sarà martedì 25 giugno, con il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 61. Protagonista assoluto sarà Massimo Quarta, uno dei più accreditati violinisti a livello internazionale.

Allievo di Salvatore Accardo, premio Foyer Des Artistes, Quarta ha lavorato con i più importanti direttori e le più prestigiose orchestre al mondo. Seguirà il Concerto n. 2 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 19, con un altro ospite molto atteso, il pianista Roberto Cominati, premiato al concorso internazionale Ferruccio Busoni e particolarmente apprezzato dalla critica per la sua recente incisione dell’integrale pianistica di Maurice Ravel. Due star internazionali del pianoforte saranno invece protagoniste della serata di giovedì 27 giugno: Anna Kravtchenko e Andrea Lucchesini, tra i più acclamati musicisti della scena pianistica mondiale. La prima eseguirà il Concerto n. 3 in do minore per pianoforte e orchestra op. 37, composto in uno dei periodi più bui per l’autore, ormai quasi completamente sordo. Atmosfere completamente diverse sono quelle che suonerà Lucchesini, nel Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op.73, detto Imperatore. Scritta da Beethoven nel 1809, sotto i colpi delle cannonate napoleoniche a Vienna, è un’opera carica di tensione eroica e titanica. Infine, a chiudere la sua partecipazione al Festival Beethoven, sabato 29 giugno, l’Orchestra Filarmonica di Torino propone il Concerto n. 1 in do maggiore per pianoforte e orchestra op. 15, eseguito da Leonora Armellini, giovanissima pianista vincitrice nel 2010 del premio Janina Nawrocka al Concorso Chopin di Varsavia. A seguire, il Triplo Concerto in do maggiore per pianoforte, violino, violoncello op. 56, che vede protagonista una formazione tutta torinese, il pluripremiato Trio Johannes.

Live blogging
Per il Festival dedicato al grande compositore tedesco Torino mette a disposizione i più avanzati strumenti del web. Fulcro della comunicazione sarà il sito internet www.festivalbeethoven.it dove sarà possibile consultare il programma del Festival, scaricare e leggere sullo smartphone le note descrittive della musica in programma, seguire le presentazioni video direttamente dalla voce dei direttori d’orchestra Juraj Valcuha e Christian Benda e interagire con l’esecuzione in corso attraverso il live blogging (una web-cronaca in tempo reale) dell’evento. Chi si trova in piazza potrà ugualmente approfondire la conoscenza della sterminata opera di Beethoven, grazie a un grande schermo su cui scorrerà una guida all’ascolto dei brani musicali. La comunicazione e la creatività del Festival Beethoven sono state affidate alla Cooperativa Sociale Croma, che si occupa di assistenza a soggetti disabili. Sono stati gli ospiti del servizio a ideare la locandina del Festival, con il supporto degli operatori.

Di Golem

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