Secondo l’Associazione nazionale avvocati italiani l’applicazione di 400 giudici ausiliari (potrebbero essere anche di più) presso le Corti di appello (specie nei grandi distretti giudiziari) è un primo intervento positivo, il Ministro Cancellieri ha impostato una giusta strategia per smaltire l’arretrato civile. Anche dall’Oua ok ad una task force per smaltire l’arretrato.
“Non si contano più le udienze fissate in Corte di appello a 4-5 anni per decidere le cause. – ha dichiarato il presidente Anai Maurizio De Tilla – Queste udienze potrebbero essere ragionevolmente anticipate. Gli ausiliari (che integrano con “una unità” il collegio di “tre”) dovranno, comunque, essere selezionati, indipendenti e adeguatamente retribuiti.
Con un lieve “ritocco” normativo i processi potrebbero anche essere decisi alla prima udienza, come si fa con il rito speciale”.
Altra innovazione che l’ANAI condivide è la proposta del Ministro della giustizia relativa alla istituzione dell’“ufficio del giudice”, che va formato da giovani praticanti meritevoli e preparati (di qui la necessaria selezione), ma anche da avvocati dopo l’esame di abilitazione.
“Anche qui – ha detto De Tilla – vanno assicurate scelte selezionate (laurea con cento dieci e lode, primi classificati agli esami di avvocato, accertamenti qualitativi effettuati dagli Ordini forensi, etc.).
Questo è l’inizio di una strada virtuosa intrapresa dalla Cancellieri, che ci permettiamo di invitare a dare il consenso alla proroga (almeno per un anno) della revisione della geografia giudiziaria che va corretta prima dell’applicazione (che determinerebbe situazioni pregiudizievoli non più reversibili).
È di questi giorni la notizia che per 288 uffici di giudice di pace potrebbe arrivare il salvagente dei Comuni. Ma forse gli uffici dei giudici di pace da salvare sono molti di più. Si tratta di ulteriori uffici utili che non possono essere supportati dai Comuni che sono sprovvisti di fondi.
Intanto cresce l’attesa per l’esito dell’udienza della Corte costituzionale fissata per i gg. 2 e 3 luglio, investita da ben 20 ordinanze dei tribunali. Va altresì segnalato che i TAR quasi unanimemente continuano ad annullare e sospendere provvedimenti illegittimi di soppressione degli uffici giudiziari”.
Anche l’Organismo unitario dell’Avvocatura valuta con interesse le anticipazioni apparse sui media sul progetto di smaltimento dell’arretrato nella giustizia civile, ma chiede al ministro Cancellieri di poter esaminare compiutamente la bozza di provvedimento per poter esprimere un parere più esaustivo. Per Nicola Marino, presidente Oua, «è positiva la proposta di una task force con 400 ausiliari nelle corti di appello e anche l’attenzione ai requisiti di qualità, nonché la previsione di un coinvolgimento dei giovani avvocati anche con l’istituzione di un ufficio del giudice».
«Detto ciò – conclude Marino – vorremmo essere certi che il provvedimento garantisca giuste retribuzioni per chi opererà nella task force e che non sia come in passato un meccanismo di rottamazione dei diritti dei cittadini, che ci sia, inoltre, la necessaria copertura economica senza ulteriori aumenti del contributo unificato. Infine, che sia il primo tassello di un processo più ampio di modernizzazione del sistema giustizia con il coinvolgimento dell’avvocatura e non una scorciatoia emergenzialista, anche per evitare che in un prossimo futuro ci si ritrovi nuovamente ad affrontare una situazione simile con un arretrato enorme, conseguenza di un macchina giudiziaria rattoppata, senza risorse e con un’organizzazione superata».