Il sorriso è un’arma formidabile. Mi difende dagli sguardi compassionevoli, mi apre le porte dei cuori, mi permette di incontrare gli altri. Il sorriso può parlare. Così scrive Simona Atzori scritte nel suo  libro “Cosa ti manca per essere felice?”.

Simona è una grande donna, è nata senza braccia, ma questo non è stato un limite per lei, ma solo un modo diverso per affrontare la vita, le sue gambe e i suoi piedi sono diventati rispettivamente le sue braccia e le sue mani. Simona ha tanti talenti, è una ballerina, una pittrice e ora anche una brava scrittrice. In questo lavoro autobiografico ci sono raccontate le sue paure, i suoi sogni, le mete raggiunte, le tante gioie, soprattutto una grande voglia di vivere appieno la vita. E’ un libro che ognuno di noi dovrebbe leggere: insegna a non simodelfosubarrendersi mai, è pieno di gioia di vivere, di vittorie sui nostri limiti, contro le paure.  

Simona ci parla di una vita in salita, ma sempre molto piena, dove grazie a una famiglia che non l’ha mai fatta sentire diversa è diventata una donna con tanti doni. Leggendo il libro di Simona è come se piano piano noi lettori diventassimo parte della sua famiglia e partecipi a questa incredibile avventura. Lei ci parla della sua nascita, di come i suoi genitori le abbiamo voluto da subito bene, nessuno dei suoi ha fatto drammi perché non aveva le braccia.

“La vita li aveva messi davanti ad una prova forte. Era difficile, ma loro in quel momento si cercarono, si presero per mano e si tennero stretti, lo sguardo puntato su quei piedini, che rappresentavano il segreto di quella bambina e della loro vita con lei. Non c’era bisogno di parole”. 

Da questa scelta consapevole è nato un grande percorso d’amore in cui Simona è stata sostenuta e lasciata libera di esprimersi come meglio credeva. Lei da piccola incomincia a dipingere e quasi da subito è notata per la sua grande bravura, ma nonostante questo è costretta, da più grande, a perfezionarsi all’estero. Si cimenta anche nella danza, dove raggiunge vette incredibili, tanto da ballare in occasione della cerimonia di apertura delle Paraolimpiadi di Torino nel 2006. Racconta anche il suo incontro con Giovanni Paolo II, un Simona Atzori3momento intenso, dove Simona tocca con mano un grande personaggio cui regala un suo dipinto che lo raffigura.  

Ci racconta di sua sorella Gioia, dell’incontro con suo marito Andrea, ogni pagina è di una delicatezza senza fine, il suo scrivere assomiglia alla leggerezza dei suoi passi di danza, ai tratti profondi di un suo dipinto. Molto bella anche la sua esperienza in Africa dove ha danzato anche in un carcere e ha fatto ballare, sotto gli occhi delle guardie, tutti i detenuti. “In un primo momento – scrive Simona- le guardie carcerarie si spaventarono. Era vietato fare cose del genere in carcere. Nessuno l’avrebbe mai immaginato. In fondo però non stava succedendo niente di male, così ci permisero di continuare. Fu un trionfo della vita”.

Simona è una forza della natura, ti trascina, e così anche il suo libro, dove racconta di sé senza Simona disegnonascondere nulla. Questa donna è un grande esempio per tutti e ci insegna come affrontare la vita. Nel testo sono tante le frasi da rileggere sulle quali meditare, Simona non a caso è chiamata sovente per incontri motivazionali . “Sono convinta che ognuno di noi abbia un talento. Non per forza artistico: il talento è un’opportunità, è dare un senso alla propria vita. Si può dimostrare talento per fare qualunque cosa: la mamma, la casalinga, la ballerina, il falegname…  Non è detto che sia necessario raggiungere vette di notorietà: il successo è una faccenda intima”.

Simona Atzori, Cosa ti manca per essere felice? Mondadori editore, 17 euro

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