Per dare maggiore produttività alla giustizia, l’Associazione nazionale avvocati italiani individua tre iniziative da implementare:
il processo telematico diffuso su tutto il territorio nazionale,
l’ufficio del processo avvalendosi di giovani laureati meritevoli
e impiego massiccio di giudici laici.
“Sul processo telematico bisogna investire ulteriormente destinando notevoli risorse in misura sempre più crescente. – ha dichiarato il presidente Anai Maurizio De Tilla – La dematerializzazione del cartaceo comporterà a breve risparmi e razionalizzazione del lavoro giudiziario”.
Riguardo all’ufficio del processo l’ANAI chiede che il Ministro Cancellieri voglia – con un provvedimento urgente – estendere a tutto il territorio nazionale le esperienze di Milano e Firenze.
“L’utilizzazione di migliaia di giovani laureati in giurisprudenza, o di giudici onorari scelti con criteri rigorosi e con una minima retribuzione – ha continuato De Tilla – potrà dare un apporto decisivo al lavoro dei giudici togati”.
Per chiudere il discorso l’Avvocatura ha più volte prospettato che l’apporto dei giudici laici va intensificato con l’utilizzazione di almeno diecimila avvocati per lo smaltimento dell’arretrato.
“L’avvocatura è pronta – ha concluso il presidente Anai – Il Ministro della Giustizia, che ha a cura i problemi della giustizia, dovrebbe rispondere al più presto”.