Puntare sui giovani per una nuova cultura delle diversità. “Il progetto ‘Paint the World’ nasce per coinvolgere soprattutto i giovani al confronto delle culture- spiega Mario Raspagliesi presidente dell’associazione Terra Amica – partendo dalla conoscenza del fenomeno delle migrazioni, della storia dei nostri migranti per arrivare ai migranti di oggi che sbarcano lungo le nostre coste siciliane”.
In questi giorni (dall’11 al 17 maggio), nell’attraente sede della Vecchia Dogana a Catania sono stati allestiti diversi eventi per far conoscere il progetto “Paint the Word”. In prima linea le associazioni di volontariato e i ragazzi. L’associazione Terra amica, in partenariato con il Liceo Artistico Statale “Emilio Greco” di Catania, il Centro Astalli Catania, la Fratres di “Sant’Agata Li Battiati”e l’Associazione Penelope hanno speso tempo e risorse per lanciare messaggi di mondialità. I ragazzi del liceo Artistico hanno prodotto numerose opere pittoriche, in legno, in cartapesta per sperimentare linguaggi diversi. Veramente belli i lavori di questi giovani artisti, esposti alla Vecchia Dogana, che si sono cimentati nel figurativo, nella pop art e in tante altre tecniche.
Gianfranco Indaco, uno studente della IV A, ha dipinto un Superman di colore poiché ognuno di noi può fare grandi cose, non importa il colore della pelle.
Francesco Panebianco di V F, studente con la sindrome down, ha messo insieme tanti rotoli di carta (fax, articoli di giornale) per ricomporre un tappeto persiano.
Beatrice Taranto di V F, ha realizzato un quadro in stile Pop Art, dove ci sono tanti elementi diversi che si uniformano e creano un’armonia.
Gabriele La Rosa di IV A, con un lavoro in cartapesta e in carta adesiva ha composto due figure di uomini di colore, uno in giacca e cravatta che si trova in Europa e un’altro con i vestiti tradizionali africani nel continente nero. Questo per rappresentare il motivo per cui tanti africani emigrano, semplicemente quello di mantenere le proprie famiglie.
Molto efficace il lavoro di Samuele Palermo di IV A, che ha realizzato, anche lui in cartapesta e in carta adesiva, due braccia, uno bianco che tende la mano a una nera, un gesto di aiuto reciproco. Tutti i lavori artistici di questi ragazzi saranno venduti e il ricavato andrà devoluto per costruire una scuola professionale di tessitura a Casamance, in Senegal. In quest’area del Senegal il problema è la disoccupazione e questa scuola darebbe la speranza di un futuro. A portare avanti questo progetto è anche Jali Diabate, musicista, suonatore di Kora e volontario di Terra Amica che devolverà una parte dei fondi raccolti con il suo prossimo cd per la realizzazione della scuola in Senegal. Con la sua musica, Jali ci fa conoscere e amare la sua bella Africa. Il gran finale di “Paint the World”, venerdì 17 maggio, è un concerto con suoni e danze di vari continenti con: Afro Bougna Band, Associazione Culturale Tery al Kubra e Gruppo Capoeira Zumbi. La diversità è ricchezza!