La stitichezza è un problema estremamente comune. Il lavoro, la mancanza di tempo, la cattiva alimentazione, lo stress, sono solo alcune delle cause di questa fastidiosa patologia. L’unico modo per risolvere in maniera duratura questo problema è cambiare il proprio stile di vita e soprattutto il proprio stile alimentare.
L’assunzione costante di fibre, contenute nella frutta e nella verdura, è alla base di qualsiasi terapia, associata ad attività fisica. Esistono numerosi prodotti chimici che promettono di curare la stipsi ma, spesso, il loro utilizzo porta effetti collaterali anche gravi, a partire dal più comune: l’assuefazione con conseguente mancato effetto del farmaco e relativo aumento del dosaggio. Ma anche disturbi intestinali, perdita di potassio o colite, sono tra i più comuni segnali di abuso di lassativi.
La senna ( Cassia Angustifolia Mill.) è una pianta originaria dell’Africa Orientale e dell’India molto conosciuta e studiata. Le notizie storiche sono molto rare e per lo più legate alla tradizione orale. È indubbio che il suo impiego è sempre stato quello di tipo lassativo – purgante. “La senna è ripiena di sali lisciviosi, che purgano benissimo l’umore malinconico, che è contenuto nelle parti basse, perché queste fonti di rimedi discendono sempre”, così veniva descritto l’effetto dei decotti di senna nel secolo scorso. Sempre in quel periodo veniva suggerito un rimedio purgante chiamato “decotto cattolico”, composto principalmente da foglie di senna. Il nome sembrerebbe derivare da Sennar, regione della Nubia e il significato da vocaboli arabi che significano “sanare”, “dare salute”. Considerato l’effetto abbastanza forte, non così blando come quello della frangola o della cascara, né così marcato come quello dell’aloe succo, la senna è largamente raccomandata per trattamenti a breve termine (una o due settimane), in caso di stipsi acuta o prima di un esame endoscopico come la colonscopia.
Questa pianta rientra tra i lassativi di tipo “irritante”, che provocano, cioè dei movimenti della peristalsi dell’intestino crasso e l’espulsione delle feci in modo meccanico. I sennosidi, principali elementi attivi di quest’erba, esercitano la loro azione lassativa solo dopo essere stati assorbiti dalla flora intestinale. Questo fa sì che l’effetto sia riscontrabile dopo 8-10 ore dall’assorbimento della senna. Solitamente le capsule o la tisana di senna vengono prese la sera per avere effetto il mattino seguente.