Tornare a guardare la vita con gli occhi di un bambino. E’ un’impresa davvero difficile avere lo stupore di un bimbo ma leggendo il libro: ”Non m’importa se non hai trovato l’uva fragola” riscopriamo l’infanzia in tutta la sua interezza.
Questo romanzo ha la grande capacità di farci assaporare la terra astigiana dei primi del 1900 e ci racconta la storia di una bimba dall’infanzia molto intensa. L’autrice, è Giulia Fiorn (1919-2006) che ha raccontato la sua vita di bimba rifiutata dalla madre (e anche dai fratelli) ma che ha sempre avuto un rapporto intenso con il “Prinsi”, il suo papà, la nonna e le donne che si sono occupate di lei. La bellezza di questo romanzo, che ha vinto il premio Italo Calvino del 1995, è la grande maestria della scrittrice che ha il dono di farci vedere tutto con gli occhi di una bimba.
Un Piemonte dove la vita contadina ha un fascino grande e le parole usate per raccontare i colori, i sapori, gli odori sembrano prendere vita per comunicarci in ogni più piccolo dettaglio pagine che rapiscono il cuore per la loro bellezza primordiale. Pigiare dell’uva, mungere una vacca, sono raccontati con la passione di chi ama immergersi nella vita contadina. Molto bella anche la “cerimonia dei falò” che ci fa respirare antiche tradizioni: “Quattro torce si accesero simultaneamente e con esse furono incendiati i quattro mucchi che, per quanto sembrassero miserevoli e scheletrici, ora ardevano come alberi fatti di fiamme. L’aria divenne dorata e così le nostre facce, scaldate da ventate di calore. Ma lo spettacolo più bello era dato dalle faville. I faloisti erano esperti e sapevano come muovere il fuoco per farle salire in cielo scoppiettanti”.
Il romanzo non parla solo della realtà contadina piemontese ma si concentra soprattutto sulla famiglia borghese di Lilli, la piccola protagonista del romanzo e di tutte le avventure e peripezie della nostra “eroina”. Ogni personaggio è descritto con grande attenzione ed è sempre presente un’ironia molto gradevole. In quest’opera sono raccontati molti episodi dolorosi e gioie immense e la protagonista vive intensamente la bellezza e la durezza della vita in una “rivisitazione” della sua infanzia. Lilli ci terrà con il fiato sospeso per l’intera durata del libro e all’ultima pagina, avremo la voglia di leggerlo nuovamente per assaporare l’essenza di ogni emozione contenuta. Le tante parole e alcune frasi in dialetto piemontese impreziosiscono il romanzo e ci fanno conoscere la bellezza dell’Italia del Nord.
Il libro è stampato con un carattere corpo 16, un altro aspetto importante, una scrittura grande, più leggibile per chi ha problemi di vista. L’Edizione Angolo Manzoni con questo carattere superiore alla media ha come obiettivo di rendere piacevole il leggere senza fatica. Tanti gli accorgimenti: punteggiatura evidenziata, ampia interlinea per separare chiaramente una riga dall’altra. Carta avoriata e di alto spessore che toglie il riflesso e annulla la trasparenza. Auguro a tutti una buona lettura!
Giulia Fiorn, Non m’importa se non hai trovato l’uva fragola, Edizioni Angolo Manzoni, euro 15