ROMA. Sarà Francois Ozon con il suo Dans la Maison ad aprire, il prossimo 16 aprile al cinema Quattro Fontane di Roma, la terza edizione di Rendez-Vous, il festival del cinema francese organizzato dall’Ambasciata di Francia con l’Institut Francais Italia in collaborazione con Unifrance. Un’edizione che si preannuncia ricca, con circa 40 film in anteprima nazionale, alcuni dei quali escono in contemporanea nelle sale francesi, e che si articola tra gli schermi del Quattro Fontane, della Casa del Cinema e dell’Accademia di Francia a Villa Medici.
La kermesse sarà caratterizzata, come per le precedenti edizioni, dalla presenza di star d’Oltralpe, come lo stesso Ozon, Costa Gavras, Laurent Cantet, le attrici Carole Bouquet e Ainouk Aimée che saranno a Roma per presentare i film. “L’obiettivo che ci siamo posti quest’anno per il Festival – spiega Vanessa Tonnini, direttrice artistica di Rendez-Vous– è quello di fare una vetrina del cinema francese che racconta la società francese. Quindi non ci siamo limitati al cinema d’autore, ma abbiamo voluto anche commedie di taglio e successo popolare, proprio per raccontare uno spaccato della società d’Oltralpe, che è una delle caratteristiche vincenti del cinema francese”.
Il Festival si apre il 16 aprile con la proiezione di Dans la Maison di Ozon al Quattro Fontane, pellicola che uscirà in Italia, distribuita da Bim, il prossimo 26 aprile, con il titolo Nella casa. “Il film lo presenterà lo stesso Ozon – spiega Tonnini – assieme al giovane protagonista, Ernest Umhauer. Nel cast ci sono anche Fabrice Luchini, Kristin Scott Thomas ed Emmanuelle Seigner. Ripreso da una pièce spagnola di Juan Mayorga che si intitola Il ragazzo dell’ultimo banco, il film ha avuto due premi al Festival di San Sebastian, in Spagna, tra i quali quello alla sceneggiatura, firmata dallo stesso Ozon. E’ un thriller psicologico che racconta l’incontro tra un professore un po’ annoiato e un giovane allievo appassionato alla scrittura”.
Dans la Maison è un film che “mescola vari generi, creando un’attesa da thriller quando in realtà non succede nulla di drammatico – aggiunge Tonnini – ma dove si svelano i meccanismi della finzione. E’ una riflessione sui limiti dell’ispirazione narrativa, perché non si crea nulla ma si racconta la storia delle persone che stanno accanto a noi, non senza momenti di ironia e di satira”.
Ed è proprio questo uno degli elementi vincenti del cinema francese: raccontare la societa del paese. Ma anche, spiega ancora la direttrice artistica di Rendez-Vous, quello di essere una “industria democratica”, che porta in sala oltre all’autore noto anche il giovane debuttante che “cerca di innovare il linguaggio. E questa è la caratteristica che abbiamo voluto sottolineare nell’edizione di quest’anno del Festival – sottolinea Tonnini – a differenza di quella del 2012 in cui abbiamo presentato un cinema drammatico ma sognante che cercava soluzioni fantastiche a certe inquietudini sociali. Forse questa crisi, che anche la Francia sta vivendo, porta a un atto di responsabilità da parte dei cineasti, che si concretizza nell’avere la forza di dire la loro, di dare voce alle loro riflessioni”.
Come per le scorse edizioni, anche quest’anno Rendez-Vous propone, accanto alle anteprime, anche delle vere e proprie masterclass da parte dei grandi registi. E così il 18 aprile il Festival dedica alla Casa del Cinema un’intera giornata a Laurent Cantet, regista che nel 2008, con il suo film La Classe, riporta in Francia la Palma d’Oro. Sara’ proiettato in mattinata proprio La Classe, cui seguirà la masterclass del regista e l’anteprima nazionale del suo ultimo film, Foxfire, girato in Canada che uscirà in Italia con il titolo di Ragazze cattive, distribuito da Teodora, in data ancora da definire. Sempre per i grandi autori e sempre alla Casa del Cinema, la seconda masterclass sarà con Costa-Gavras, regista molto amato dal pubblico italiano, che presenterà il suo ultimo film Le Capitale, un thriller sul sistema finanziario interamente girato negli Usa. Anche quest’anno è prevista una due giorni, il 18 e 19 aprile, dedicata al mercato, “quello che abbiamo chiamato il mini marché – racconta Tonnini -. L’anno scorso è andato bene, con la vendita di due film che non avevano ancora la distribuzione in Italia. Quest’anno speriamo di aumentare il numero di pellicole vendute, ma anche di incrementare le coproduzioni”.
Il festival dopo Roma, dove si conclude il 21 aprile, va a Palermo, Bologna, Torino e Milano, con la proiezione non di tutti e quaranta, ma di un pacchetto che comprende da sei a dieci film per città. E si va avanti così fino al 10 maggio. “La formula del festival – sottolinea Tonnini – resta la stessa delle scorse edizioni, e cioè ogni film viene accompagnato da un artista francese e da un ‘padrino’ italiano. Lo scopo è quello di creare incontri professionali sperando che si possa tornare a fare cinema insieme tra italiani e francesi – conclude la direttrice artistica – proprio come avveniva con il grande cinema degli anni Sessanta”.
Sabrina Corarze