Magdi Allam è un giornalista e un politico, ma soprattutto è l’uomo che vuol far sapere al mondo quante volte si cambia le mutande.
A pasqua del 2008, in tempo per le uova e il salame, rinnega l’islam e si converte al cattolicesimo con uno show da prima serata al termine del quale, per i più distratti, si fa chiamare Magdi Cristiano Allam. Felice e contento, torna a casa con i confetti e qualche mese dopo fonda il partito a tema Protagonisti per l’Europa Cristiana.
Abbracciare la religione alla moda non è però d’aiuto per entrare nel PDL e, schifato da Fini e Berlusconi, crea il movimento Io Amo l’Italia. Purtroppo smuove solo gli intestini degli elettori e tra una condanna per diffamazione e l’altra, Magdi realizza che l’ostia ha un saporaccio e che l’immortalità vale solo per Andreotti.
Un giorno si sveglia e l’arcigno papa che lo ha consacrato non c’è più, al suo posto un allegro e tollerante pupazzo di nome Francesco. Sfumata la promessa di una crociata anti-islam, poco prima della pasqua 2013, Magdi torna indietro e con uno spettacolare moonwalk abbandona il cattolicesimo. Il suo motto diventa “basta con la salamella, da oggi solo stracchino”.
Così entra prepotentemente al primo posto della classifica dei trasformisti, staccando di netto Bondi, Fede e Capezzone. Da un paio di giorni sotto casa sua c’è uno strano assembramento di testimoni di Geova, Hare Krishna, induisti, stregoni e illusionisti, sono aperte le scommesse fino alla prossima pasqua.