I nuovi parlamentari hanno preso posto e, come al primo giorno di scuola, tanti hanno scelto gli scranni più indietro. Tanto per controllare meglio tutti gli altri, non per copiare sia chiaro. Il primo giorno si avvia come da previsioni: pieno stallo, niente presidente alla Camera e niente presidente del Senato. 
Le modalità di elezione sono diverse nelle due camere: al Senato dal quarto scrutinio in poi, si va al ballottaggio tra i due candidati più votati anche se dovessero essere Scilipoti con 2 voti e Razzi con 3 (si fa per dire). A Montecitorio nella prima votazione servono i due terzi dei componenti (420 voti), al secondo i due terzi dei votanti considerando anche le schede bianche, mentre dalla quarta basterà la maggioranza assoluta (315). 

15 marzo. Oggi al senato si sono svolte due votazioni, mentre alla Camera tre. Nulla di fatto tutto rimandato a domani; il Movimento 5 stelle ha votato i propri candidati in entrambe le camere, gli altri scheda bianca

16 marzo.
il presidente della Camera é Laura Boldrini.
Nata a Macerata il 28 aprile del 1961, Laura Boldrini, eletta in Sicilia tra le file di Sel, è stata funzionario e portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. E’ la terza donna a presiedere Montecitorio dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti.
Nel suo discorso di insediamento ha incassato tre standing ovation e svariati applausi; ha citato papa Francesco, ha ricordato il sacrificio di Aldo Moro e della scorta, ha chiesto al Parlamento di impegnarsi per le donne umiliate e uccise. Le parole ricorrenti sono state: attenzione ai poveri, agli esodati, ai disoccupati, umiltà e servizio. Riscopriamo la politica – ha detto – come servizio (il testo integrale è leggibile in allegato).
Unico neo:  dei 345 voti disponibili dalla maggioranza che l’aveva candidata, alla Boldrini ne sono andati 327 (dove sono finiti 18 voti?). Nanni Moretti direbbe: continuiamo così, facciamoci del male.
Il presidente del Senato è Piero Grasso. Nel tardo pomeriggio, verso le 18,30 è arrivato anche il voto di Palazzo Madama, non senza una pausa di suspance per il dubbio sul voto sollevato dal senatore Calderoli. Il presidente di turno Colombo non si è però scomposto e lo spoglio è andata avanti.
I voti sono stati: presenti 313 votanti 313; Grasso 137, Schifani 117, bianche 52 nulle 7.  Dai numeri risulta che Grasso ha incassato qualche voto anche dal M5S (13 probabilmente).
Le parole dell’intervento del presidente Grasso sono state: Giustizia, Diritto e Concordia, dipinte sul soffitto di Palazzo Madama. Quindi ha ricordato Teresa Mattei, la più giovane donna dell’Assemblea costituente. Molti i punti di contatto con l’intervento di Montecitorio. Anche lui, come il presidente della Camera, ha ricordato quindi i diritti calpestati delle donne. Così come ha ricordato Aldo Moro, e i cinque agenti della scorta di cui ha voluto ricordare tutti i nomi. In un suo passaggio ha voluto sottolineare che occorre dare forze e risorse alle forze dell’ordine e alla magistratura, così come ha voluto salutare la manifestazione di Firenze contro le mafie. Ha chiesto una commissione di inchiesta sulle stragi irrisolte, ha chiesto attenzione per chi ha perso il lavoro e per le carceri troppo affollate.
Un discorso troppo “da magistrato” per gli esponenti del Pdl che hanno abbandonato l’Aula prima che il presidente iniziasse a parlare.
Con i voti del Partito democratico dunque il Parlamento ha eletto sia il presidente del Senato che il presidente della Camera. 

19 marzo.  Si sono costituiti i gruppi parlamentari, di seguito i presidenti e il numero dei componenti di ciascuno.
Senato
Lega Nord e Autonomie, 17 componenti: presidente Massimo Bitonci 
Movimento 5 stelle, 53 componenti: presidente Vito Claudio Crimi
Partito Democratico, 106 componenti: presidente Luigi Zanda
Per le Autonomie (Svp, Uv, Patt, Upt) – Psi: presidente Karl Zeller
Il Popolo della Libertà, 92 componenti: presidente Renato Schifani
Scelta Civica per l’Italia, componenti 21: presidente Mauro Mario Walter
Gruppo misto, 21 componenti: presidente Loredana De Petris

Camera
Lega Nord Autonomie, 20 componenti: presidente Giancarlo Giorgetti
Movimento 5 stelle, 109 componenti: presidente Roberta Lombardi
Partito Democratico, 293 componenti: presidente Roberto Speranza
Il Popolo della Libertà, 97 componenti: presidente Renato Brunetta
Scelta Civica per l’Italia, 47 componenti: presidente Lorenzo Dellai
Sinistra ecologia e libertà, 37 componenti; presidente Gennaro Migliore
Misto, 27 componenti, presidente Pino Pisicchio
Quindi ci sono 27 deputati iscritti ad alcuna componente

21 marzo. Eletti i consigli di presidenza delle due Camere
Le Assemblee hanno eletto i due Uffici di Presidenza compost da quattro vicepresidenti, tre Questori e otto segretari.

Camera dei Deputati

Vicepresidenti: Marina Sereni (Pd), Roberto Giachetti (Pd), Maurizio Lupi (Pdl) e Luigi Di Maio (M5S)
Questori: Stefano D’Ambruoso (Lista Civica), Paolo Fontanelli (Pd) e Gregorio Fontana (Pdl)
Segretari di Presidenza: Anna Rossomando (Pd), Anna Margherita Miotto (Pd), Gianpiero Bocci (Pd), Ferdinando Adornato (Lista Civica), Caterina Pes (Pd), Valeria Valente (Pd), Riccardo Fraccaro (M5S) e Claudia Mannino (M5S). 
Poiché nell’Ufficio di presidenza non sono presenti rappresentanti di alcuni gruppi, occorrerà procedere alla integrazione ai sensi del comma 4 dell’articolo 5 del Regolamento della Camera.

Senato della Repubblica
Vicepresidenti: Valeria Fedeli (Pd), Linda Lanzillotta (Lista Civica), Roberto Calderoli (Lnp), Maurizio Gasparri (Pdl)
Questori: Antonio De Poli (Lista Civica), Laura Bottici (M5S), Lucio Malan (Pdl)
Segretari di Presidenza: Silvana Amati (Pd), Rosa Maria Di Giorgi (Pd), Angelica Saggese (Pd), Luciano Pizzetti (Pd), Giacomo Stucchi (Ln-Aut), Alessandra Mussolini (Pdl), Antonio Gentile (Pdl), Maria Elisabetta Alberti Casellati (Pdl).

 
discorso insediamento presidente Camera Laura Boldrini 16 marzo 2013
discorso insediamento presidente Senato Piero Grasso 16.03.2013

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