Il trend discendente del fatturato dell’industria del credito al consumo è in calo dal 2008, anno in cui si annovera il crack Lehmann & Brothers, considerato l’evento iniziale della crisi finanziaria in atto; sono mutate le politiche attuate in fase di delibera e accettazione del rischio: da un lato ci sono scelte economiche più ponderate da parte dei clienti, dall’altro c’è una maggiore selezione del rischio nel momento in cui l’ente creditizio deve concedere un credito.

La difficoltà di ottenere finanziamenti, accompagnata all’incertezza determinata dal particolare periodo storico che stiamo attraversando, penalizza la propensione all’acquisto del consumatore: a livello macroeconomico stiamo attraversando la peggiore crisi di sistema auspicabile, il fallimento totale di un modo errato di gestire le politiche economiche.

Nel quadro economico italiano poi il consumer finance soffre di un certo ritardo rispetto alla configurazione che ha in economie sotto tale aspetto più avanzate ove ad esempio ha un coefficiente di incidenza sul PIL superiore al 17% (paesi anglosassoni) ben maggiore di quanto non sia in Italia (intorno al 7%).

Da evidenziare però come oggi la disciplina che regola il credito al consumo sia più rigorosa per i soggetti che operano nel settore finanziario, gli agenti in attività finanziaria e i mediatori creditizi. E questo grazie al Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 141 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 4 settembre 2010, n. 209) che recepisce la direttiva europea 2008/48 in materia di contratti di credito ai consumatori e apporta alcune modifiche al Titolo VI del Testo unico bancario.

Tra le principali novità apportate dal decreto vi è la disciplina del diritto di recesso, detto anche ripensamento (art. 125-ter): il consumatore può recedere dal contratto di credito entro quattordici giorni e senza essere soggetto al pagamento di penali; il termine decorre dalla conclusione del contratto di credito, ovvero dal giorno in cui il consumatore ha ricevuto le informazioni contrattuali, se tale giorno è posteriore a quello della stipula del contratto

E’ importante focalizzare questo concetto: la formula creditizia va studiata ad hoc sul prodotto e personalizzata sulla profilatura di clientela della singola Azienda. Diffidate da offerte “pronti via”, i pacchetti devono essere personalizzati e formulati appositamente per rispondere appieno alle diverse necessità di ognuno.

Il credito al consumo, ovvero finalizzato a soddisfare esigenze di natura personale, grazie anche al diritto di recesso è ancora un alleato prezioso per le spese in generale, e in modo particolare per quelle inerenti la casa. Grazie a questo utilissimo strumento, infatti, è possibile concedersi qualche piccolo o grande regalo per il proprio nido domestico, con la comodità di pagare a rate.

Ma cosa è importante sapere per la gestione del Credito al Consumo?

Ne parliamo direttamente con il Docente del Corso di Academy, il Dott. Samuele Roncati, Collection & Litigation Senior Manager consumer finance, leasing, factoring.

“In primo luogo chi può erogare il credito al consumo, ovvero banche e intermediari finanziari autorizzati. Il credito al consumo è un’attività finanziaria delle banche e degli intermediari finanziari iscritti negli appositi registri, può essere concesso esclusivamente dai soggetti autorizzati per legge. L’Azienda deve affidarsi ad un partner serio e possibilmente selezionato fra le società leader nel settore del credito al consumo, con il quale studiare una formula che si adatta perfettamente alle esigenze della propria clientela.

Le formule prescelte devono privilegiare sempre il cliente: per fare un esempio inerente ad una proposta concreta l’offerta può essere con tabelle a costo zero con rate che partono dopo che sono trascorsi 90 giorni dal conferimento di un ordine.
Questo si traduce in buona sostanza nel pagamento della prima rata, a prescindere dalla durata delle stesse, sempre e comunque dopo che il cliente ha visto consegnate e installate le merci nella sua casa ed ha iniziato ad apprezzarne le qualità e i miglioramenti del confort abitativo: l’acquirente deve essere agevolato nell’acquisto con una messa a disposizione rapida del bene finanziato.

In aggiunta l’offerta può prevedere una rateazione gratuita speciale del finanziamento (tasso zero).
Gli obblighi che vengono richiesti al consumatore sono, nel caso di dilazione di pagamento, di corrispondere il prezzo al finanziatore di beni o servizi alle date convenute.

Per l’Azienda Fornitrice del bene/servizio che volesse concedere anche la dilazione del pagamento del prezzo è importante sapere che non può chiedere al consumatore la corresponsione di interessi. I soggetti autorizzati alla vendita di beni e servizi nel territorio della Repubblica non possono chiedere al consumatore interessi a titolo di corrispettivo della dilazione del pagamento del prezzo. Infatti, la corresponsione di interessi, unita alla dilazione del pagamento del prezzo (ovvero ad un sua rateizzazione) equivarrebbe alla concessione di prestito; questa forma di concessione di credito al consumo è riservata alle banche e agli intermediari finanziari.

E’ utile ricordare inoltre che il consumatore può rimborsare il prestito prima della scadenza. In particolare, il consumatore ha sempre la facoltà di adempiere, e cioè di restituire il prestito, in via anticipata o di recedere dal contratto.

Se il consumatore esercita la facoltà di adempimento anticipato, ha diritto a un’equa riduzione del costo complessivo del credito; in particolare, egli è tenuto al pagamento del capitale residuo, degli interessi e altri oneri maturati fino a quel momento e, se previsto dal contratto, anche al pagamento di un compenso non superiore all’uno per cento del capitale residuo.

Ove il contratto non dia evidenza dell’importo del capitale residuo dopo ciascuna rata di rimborso, esso si determina quale somma del valore attuale di tutte le rate non ancora scadute alla data dell’adempimento anticipato; il tasso di interesse da utilizzare nel calcolo di attualizzazione è quello vigente all’epoca dell’adempimento anticipato per la determinazione degli interessi a carico del consumatore.

Le Aziende devono prestare grandissima attenzione a questo importante servizio alla clientela, interpretandolo come un vero e proprio prodotto e quindi selezionandolo con qualità e affidabilità.

Questo perchè la formula del finanziamento viene sottoposta alla clientela non solo come opportunità, ma soprattutto come facilitazione delle procedure di pagamento, ovvero come un vero e proprio valore aggiunto, una leva di marketing strategica e fondamentale.
Tutto deve svolgersi possibilmente senza nessun aggravio di costi, in modo facile e semplice, agevolando la semplicità delle procedure, la trasparenza delle condizioni e la massima flessibilità nell’analisi delle esigenze della clientela, con particolare attenzione alla discrezione e all’eleganza dei rapporti interpersonali.”

Ringraziamo molto il Dott. Roncati, che ci ha introdotto in modo esaustivo e stimolante alcunim aspetti economici e di mercato per una saggia gestione del credito al consumo, aspetti che verranno sviscerati e approfonditi nel Corso che Academy può strutturare direttamente presso la vostra Azienda; durante la giornata formativa si approfondiscono, tra le altre cose, le norme relative al contratto di credito al consumo e la patologia della relazione contrattuale per insolvenza del consumatore.

In questa interessante chiacchierata una cosa ci appare subito nitida: al cliente deve arrivare il messaggio che “se compra da noi sarà facilitato nei pagamenti e sarà seguito da professionisti sia di prodotto che di finanza, tutelato anche dal diritto di ripensamento”.

Con una comunicazione chiara, semplice e mirata, tarata su concetti di fiducia, trasparenza e professionalità.

Tra Azienda e cliente la formula creditizia deve essere un gioco win-win dove giocatori capaci e competenti parlano un linguaggio univoco e dialogano in modo consapevole.

Un gioco dove entrambe i giocatori vincono il loro premio.

Per qualsiasi chiarimento, o per valutare insieme l’offerta migliore in grado di soddisfare le Sue esigenze non esiti a contattarci, o Visiti il nostro sito www.creditevolution.it : oltre a questo Corso, troverà un’ampia proposta di progetti formativi e l’opportunità di valutare soluzioni personalizzate e convenienti.

Dall’analisi dei Vostri bisogni alla realizzazione di dettagliati progetti, Creditevolution Academy è in grado di offrirVi la miglior combinazione di soluzioni formative ottimali per lo sviluppo delle skills manageriali e delle competenze professionali in area Recupero Crediti.

 

Laura Nizzoli,

Event Manager

Academy Creditevolution

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