BOLOGNA. Dal 21 al 24 febbraio Bologna torna ad essere capitale del fumetto, grazie al festival internazionale ‘Bilbolbul’ dedicato al mondo dei comics e curato dall’associazione culturale Hamelin. La settima edizione della rassegna, promossa in collaborazione con Comune, Regione, Provincia, Fondazione Carisbo e del Monte di Bologna e Ravenna, Cineteca, Università e Musei, oltre che, tra gli altri, con le ambasciate di Norvegia e Francia, il Forum Austriaco di Cultura e l’istituto Svizzero di Roma, invaderà il centro di Bologna con oltre 40 mostre, incontri ed eventi in gallerie, librerie, locali, atelier e hotel. Anche quest’anno Biblioteca Salaborsa sarà il centro della kermesse,ospitando l’infopoint, il bookshop, lo spazio dediche e una zona per le autoproduzioni.

Riflettori puntati dunque sui maestri del fumetto contemporaneo senza tralasciare gli autori più classici e i giovani talenti emergenti. Protagonista di BilBolbul 2013 sarà Vittorio Giardino, matita bolognese affermata in tutto il mondo a cui è dedicata la mostra antologica La quinta verità che sarà aperta al pubblico dal 22 febbraio all’1 aprile al Museo Civico Archeologico. Indipendente dalle mode e con 30 anni di carriera alle spalle Giardino ed considerato è oggi un maestro della letteratura disegnata. I suoi libri, pubblicati in tutta Europa, ma anche in Cina, Giappone, Brasile, Argentina e Stati Uniti, hanno consacrato personaggi come come Sam Pezzo, antieroe hard boiled che si muove in una città che sovrappone la metropoli del noir americano alla Bologna dei primi anni Ottanta e Max Fridman, spia che attraversa l’Europa sull’orlo del secondo conflitto mondiale, fino a Jonas Fink, giovane ebreo nella Cecoslovacchia comunista del dopoguerra. Fumetto e storia dunque nelle strisce di questo autore che sarà celebrato nella sua città. Ma il festival lancia uno sguardo attento oltre confine sul panorama internazionale con mostre dedicate in particolare al norvegese Jason, autore capace di fondere la tradizione del fumetto americano con una vena surreale che ricorda il cinema di Aki Kaurismaki; Henning Wagenbreth, protagonista del fumetto d’avanguardia tedesco; e Tonto Comics collettivo artistico austriaco. Altro autore di respiro internazionale è Lorenzo Mattotti, al festival con l’esposizione Oltremai alla Pinacoteca nazionale dal 22 febbraio al 7 aprile. Oltre 50 i disegni che immergeranno lo spettatore in un universo onirico e fantastico popolato da creature dai contorni sfuggenti. L’elenco prosegue con Berliac, erede dell’historietas argentina ancora poco conosciuto in Italia, la tedesca Aisha Franz, l’illustratrice della Corea del Sud Tomi Um, il giovanissimo artista americano Sam Alden e Sharmila Banerjee ancora dalla Germania. C’è spazio però anche per una carrellata sui giovani talenti e le future promesse. Tra questi il duo Vanzella – Genovese, Michelangelo Setola, Edo, più gli emergenti selezionati per il concorso Flashfumetto, intitolato Noi e gli altri e incentrato sulla relazione interpersonale. Tra i nuovi disegnatori anche il romagnolo Andrea Zoli con un lavoro ispirato agli ultras e Silvia Rocchi con le sue tavole dedicate alla poetessa Alda Merini. Sono 18 invece i giovani autori coinvolti nel progetto Peso alle immagini, che intende creare una commistione tra il disegno contemporaneo e la centenaria tradizione della ceramica salernitana. Le maioliche dipinte dagli artisti saranno esposte a Luna Lab Store dal 22 febbraio fino al 9 marzo.
Fitta, inoltre, la programmazione ‘Attorno al festival per la quale sono state selezionati artisti e collettivi tra 70 candidati. E’ questa la sezione dedicata alla contaminazione con gli altri linguaggi e la sperimentazione. In quest’ottica la promozione dei lavori di Nicolò Pellizzon, Emiliano Ponzi e Marta Iorio, ma anche delle autoproduzioni come Delebile, Lok, Amenità e Remake, e dei progetti nati sul web di Laura Scarpa e Lorena Canottiere. Ma quest’anno si festeggiano anche i 10 anni del Corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’unica a offrire un simile percorso di studi in Italia. Per celebrare questo compleanno BilBolbul ospita una mostra di 30 giovani autori che hanno studiato all’Accademia e che saranno visibili dal 22 febbraio al 16 marzo negli spazi di via Belle Arti. Non mancheranno, infine, in giro per la città performance che mixano parole, musica e disegno, una rassegna cinematografica incentrata sul fumetto giapponese ed una installazione firmata dall’artista visiva e disegnatrice Allegra Corbo, realizzata appositamente per il festival. A completare il tutto la camera d’artista, ospitata in una delle stanze dello storico e centralissimo albergo Cappello Rosso e quest’anno animata da Alessandro Baronciani e un programma pensato ad hoc per i bambini e i ragazzi che potranno scoprire fino a fine marzo la Fumettofficina. Non a caso l’infanzia e l’adolescenza costituiscono uno dei tre filoni tematici di questa edizione, accanto al percorso sul rapporto tra fumetto e letteratura e al focus su fumetto e web, come concreta opportunità di sperimentare nuove forme di narrazione

Sabrina Corarze.

 

Di Golem

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