Io ci sto. Questo è un pensiero di Novella Scardovi, una donna che è passata dalla depressione a dedicarsi totalmente a chi è in difficoltà nella vita.


Novella ha una vita normale che è segnata dalla morte di una zia, cui era molto legata: “Mi venne meno la voglia di fare le cose – spiega Novella – dal tenere in ordine la casa alla cura della mia persona”. Una crisi che sembra senza via di uscita e anche i farmaci antidepressivi non sortivano alcun effetto.

Poi avviene un incontro che cambia tutto. Nel campeggio dove alloggiava, Novella nota delle persone che le appaiono diverse, le avvicina e non si sente giudicata ma amata: “Questo mi fece capire la positività della vita – scrive Novella – e mi ridiede una grande energia e una grande voglia di vivere. Mio figlio Paolo, che allora aveva cinque anni, girava per il campeggio dicendo: la mia mamma è cambiata da così a così e accompagnava le parole rovesciando le mani”. Queste sono alcune delle travolgenti parole del libro: “Dalla tenda alla casa – La mia vita rinata in un incontro” a cura di Eugenio Dal Pane.

Comincia per Novella, nell’estate del 1977, una nuova vita nell’incontro con la fede cristiana e nella prima accoglienza di un bambino. In seguito comincia ad aiutare un alcolista e poco dopo accoglie a casa sua due giovani drogati. Frequenta dei corsi per capire come aiutare chi finisce nella droga e diventa punto di riferimento per tante famiglie che hanno figli prigionieri di questa dipendenza. Incomincia a occuparsi di una ragazza anoressica, considerata da medici ed esperti un caso senza speranza. Novella e suo marito Giuliano però riescono a “cambiarla”. La ragazza anoressica sentendosi amata, riprende a vivere.

Questo successo spinge tanti uffici pubblici a inviare a Novella e Giuliano tutte quelle persone che avevano perso il gusto di vivere, come ad esempio giovani e adulti con problemi di depressione.
Nasce sempre di più in Novella la voglia di cercare una nuova casa, più grande, dove poter ospitare più persone. Nel frattempo ad aiutare i coniugi in quest’opera solidale si aggiungono sempre più persone. Nascono tre laboratori artigianali: fiori secchi, modelli con il pane e bomboniere.

Novella è chiamata in tante parti d’Italia a raccontare questa sua esperienza di accoglienza: “La bellezza – racconta Novella – è la fonte per la rinascita delle persone”. Tutta la casa è pensata in funzione della bellezza, gli ambienti naturali, la casa, tutto sprigiona messaggi positivi di apertura alla VITA.
Nel 1990, per avere più facilmente rapporto con le istituzioni, enti e persone, nasce l’associazione San Giuseppe e Santa Rita fondata appunto da Novella, Giuliano e i volontari.
Nel libro si raccontano molte dinamiche interiori di Novella e i suoi numerosi pensieri.
Finalmente la nuova casa è inaugurata nell’aprile 1996 a Castel Bolognese (Ravenna).
Novella, qualche tempo dopo, muore in un incidente stradale.
Questa bellissima opera non muore, ed è portata avanti dai numerosi volontari che seguivano Novella.
In questi ultimi anni sono nate altre case che, con lo stesso spirito di Novella, aiutano minori, ragazzi e adulti. Esiste anche una “Fondazione Novella” per tenere viva la memoria di questa donna e del suo immenso amore e per trasmetterci la sua grande voglia di guardare l’aspetto positivo della vita.

Eugenio Dal Pane, Dalla tenda alla casa – La mia vita in un incontro, editore Itaca, 12 euro
www.accoglienzasgsr.it
www.itacaedizioni.it

 

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