Ore 8.34 Si sveglia e si stupisce, come ogni mattina, del miracolo della vita che si ripete giorno dopo giorno, in virtù di una grazia divina che possiamo solo intuire ma non afferrare: Federica Panicucci lavora ancora in tv.
Ore 12.03 Guarda Forum solo perché è condotto da Rita Dalla Chiesa.
Ore 13.02 Prima di uscire di casa, controlla se nella borsetta c’è tutto: la boccetta con il sangue di Piergiorgio Odifreddi; una bambola voodoo di Milo Infante; un peluche di Carlo Giovanardi (nel senso che appartiene a Giovanardi).
Ore 13.59 Partecipa a un incontro con tutti i suoi fan. Dopo averli salutati entrambi, racconta del suo progetto di portare la pubblicità in Chiesa per raccogliere fondi: “Ho già in mente alcuni slogan. «L’ostia della comunione. Nutre come una merenda. Piace come un gelato». «Gesù, il cattolico biondo fa impazzire il mondo». «Per i Re Magi non ci vuole un cammello grande, ma un grande cammello». «Adamo, avverto un leggero languorino. La mia non è proprio fame, è più voglia di qualcosa di buono». «Toglietemi tutto, ma non i miei ebrei»”.
Ore 14.32 Smentisce, una volta per tutte, le illazioni di chi sostiene che lei lavori in televisione solo perché raccomandata dalle alte gerarchie ecclesiastiche: “Ne parlavo giusto l’altra sera con il Papa mentre facevamo aperitivo”.
Ore 15.07 Assunta come portavoce ufficiale di Joseph Ratzinger, annuncia i primi passi che la Chiesa intende compiere per contrastare la crisi del cattolicesimo: delocalizzare i battesimi e le cresime in Serbia; per risollevare gli ascolti della Messa della domenica su Raiuno, farla celebrare a Fiorello; sostituire “Credo in un solo Dio padre onnipotente creatore del cielo e della terra” con “Credo nelle rovesciate di Bonimba e nei riff di Keith Richards”; durante gli Angelus del Papa, mettere in sottofondo le risate registrate delle sit-com; far scrivere su Avvenire Fabrizio Corona, affidandogli la rubrica settimanale Paparazzi(nger); far leggere a Roberto Benigni su Raiuno alcuni passi del Corano.
Ore 16.12 Va a fare shopping, in cerca di qualche modello pret-a-porter.
Ore 17.54 Deve decidere dove andare in vacanza quest’estate: è indecisa tra Ostia, Sacramento e Chiesa Valmalenco.
Ore 18.07 Rilegge per l’ennesima volta l’Antico Testamento, convinta che sia impossibile che Gesù non le abbia lasciato nemmeno un terreno in eredità.
Ore 18.21 Inizia a pensare alla sostituzione di Benedetto XVI: il prossimo Papa dovrà essere uno tra José Mourinho (la sua elezione rappresenterebbe un netto passo avanti rispetto a Papa Ratzinger dal punto di vista della disponibilità al dialogo, della solidarietà e della fraternità dei rapporti), Fabio Fazio (ha la faccia da chierichetto, e in più già da anni ce lo ritroviamo tra le balle ogni domenica, quindi la novità non sarebbe traumatica), Marco Travaglio (a pontificare è già abituato; il problema è che ha intenzione di far riscrivere la Bibbia in modo che Eva venga condannata a due anni e sei mesi per furto e peculato, Gesù a dieci anni per associazione di stampo mafioso e Dio a quattro mesi per abuso della credulità popolare) e Roberto Maroni (per evitare che i papi stranieri vengano a rubare il lavoro ai papi italiani e favorire un avvicinamento con le altre religioni – islamismo, buddismo, federalismo).
Ore 22.10 Guarda il suo film preferito, Don Nidarco.
Ore 23.45 Va a dormire tormentata da un dubbio atroce: ma alla fine l’arcivescovo di Costantinopoli si è disarcivescoviscostantinopolizzato o no?