ROMA. Il prossimo 25 gennaio, alle 19.30, il pittore e scultore inaugura, nella Chiesa degli Artisti, Frammenti di bellezza e sarà intervistato per l’occasione dal nuovo direttore di RaiNews Monica Maggioni. L’appuntamento rientra nel calendario della seconda stagione di Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte, progetto ideato e curato dall’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. Nato nel 1936 al Pireo, Jannis Kounellis vive a Roma dal 1956. Da quando, appena ventenne, arriva nella capitale per completare la sua formazione presso l’Accademia delle Belle Arti sotto la guida di Toti Scialoja. Sempre a Roma allestisce la sua prima personale, alla galleria La Tartaruga, nel 1960, dal titolo L’alfabeto di Kounellis. Da allora si susseguono le mostre, in Italia e non solo, e la ricerca di forme espressive e di materiali diversi, in una visione dell’arte non come estetica, ma come creazione. Da pittore Kounellis diviene scultore e realizza soprattutto installazioni. Memorabile quella del 1969, alla galleria L’Attico di Fabio Sargentini, in cui Kounellis espone dodici cavalli. Non disdegna alcuna materia, il grande pittore e scultore di origine greca. Nelle sue opere, esposte in tutto il mondo, come al Guggenheim Museum di New York, ci sono caffè in polvere, sacchi di juta, macchine per cucire, brandine. E’ tra i fondatori, nel 1967, dell’Arte povera. Nel 2007 Kounellis realizza poi Sipario, il nuovo cancello dell’orto monastico della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Nel 2009, per la rassegna del Vicariato di Roma Quaranta concerti nel giorno del Signore, in collaborazione con la Fondazione Volume!, concepisce un’installazione site specific nella Basilica dei Santi XII Apostoli. Nel 2011, in occasione del sessantesimo di sacerdozio di Benedetto XVI, Kounellis partecipa alla mostra Lo splendore della verità, la bellezza della carità, omaggio di sessanta artisti contemporanei al Pontefice.