Eroi silenziosi che ogni giorno lottano per il bene comune. Ci racconta di questi uomini, Angelo Jannone, colonnello in congedo dell’arma dei carabinieri, nel suo libro “ Eroi silenziosi”.

Uomini coraggiosi ne ha incontrati tanti, in circa vent’anni di onorato servizio alla benemerita, semplici appuntati dei carabinieri, magistrati, poliziotti. Partendo dalla sua prima missione al comando di una piccola caserma in Sicilia (Corleone) zona di frontiera per combattere la mafia ci racconta la sua esperienza. Jannone è un giovane ufficiale che quasi da subito diventa collaboratore del grande giudice Giovanni Falcone.

jannone_1Il giovane carabiniere finisce in prima linea nel combattere Cosa Nostra e trova al suo fianco tanti carabinieri che hanno il suo stesso ideale. Ci racconta dei suoi giorni nel palermitano, poi a Catania, in Calabria, nel Veneto e poi anche come infiltrato (nei panni di Don Riccardo “imprenditore” di droga). Un libro denso di racconti investigativi, di collaborazioni con magistrati come Roberto Pennisi, tra gli inquirenti degli anni ‘90 più esposti nella lotta alla ‘ndrangheta.

Il suo impegno lo porta a diventare un punto di riferimento importante con chi collabora con la giustizia, un legame di fiducia che va molto oltre il rapporto lavorativo. Tanto che un pentito del calibro di Cavallaro arriva a scusarsi: «Capitano, io… vi volevo chiedere scusa. Voi con me siete stato così… così uomo, non sbirro, ma uomo… e io mi stavo approfittando. Sono una merda… insomma scusatemi se potete… buonanotte».

jannone_2Nel suo libro-verità, anche un immeritato rimprovero da parte di un suo superiore dopo un’importante operazione contro la mafia a Catania. Parole che feriscono e che fanno venire tanti dubbi. In seguito trasferitosi in Calabria, Jannone pensa di lasciare l’arma, ma un comandante sensibile lo fa desistere dicendo: «I momenti di delusione ci sono e ci saranno… si incontrano superiori per bene e superiori disonesti, che ti ostacolano. Poi ci vuole sempre un pizzico di fortuna, ma alla fine l’Arma paga e sa riconoscere chi vale… mi creda».
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L’autore racconta con molta partecipazione la vita di carabiniere, con obiettività, mostrando sia i fatti positivi sia quelli negativi. Un volume che si legge velocemente grazie alle capacità narrative, dedicato a tutti quei carabinieri silenziosi, eroi del quotidiano, che ogni giorno offrono la loro vita agli altri senza chiedere nulla in cambio. Ci tiene a ricordare alcuni carabinieri che hanno perso la vita e il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e la sua scorta. Dal 2003 Jannone ha lasciato l’arma, ma porta avanti una battaglia in cui crede: una nuova cultura dove l’etica non sia una parola fine a se stessa.

Angelo Jannone, Eroi silenziosi, Datanews, 18 euro
Link: http://www.facebook.com/pages/Angelo-Jannone/228461479037?fref=ts

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