Bologna, 12/12/2012, circa 9000 persone assistono al concerto di Marilyn Manson e Rob Zombie, cantano, ballano, si divertono e tornano a casa. Dall’altra parte della città, nella chiesa del San Salvatore 80 persone presenziano alla veglia, ovvero “messa riparatrice” di Don Giulio Marra.

Qualcuno si addormenta, qualcun altro gioca alla Playstation portatile e i rimanenti fedeli subiscono l’ennesima lobotomia di chiacchiere a vuoto. Il parroco è spaesato, ride isterico e tuona contro tutto e tutti, nel suo mondo infatti, fermo al XVII secolo, un suono diverso da un amen o dal tintinnio di monete nella cassetta delle offerte è percepito come “musica innaturale”, perciò demoniaca. Bohemian Rhapsody dei Queen è bollata come un “inno al diavolo”, le canzoni dei Led Zeppelin sono maledette e parte subito l’invito a rovinare i vecchi vinili per ascoltare le invocazioni sataniche al contrario.

Il blasfemo John Lennon, che si dichiarò più grande di Gesù, ha osato scrivere Imagine e pronta arriva la riprovazione di Don Giulio: “perché mi deve dire che immagina che non ci sia paradiso, inferno, e che non ci sia religione?”. Peccato che 2000 anni prima un gruppo di mattacchioni si divertì a scrivere che esiste il diavolo, che un barbone era in grado di moltiplicare pani e pesci e che sentire le voci equivale alla santità. Ma il clou arriva quando il prete inquisitore intona Hotel California degli Eagles, sostenendone le malefiche influenze ed estendendo la condanna a Tiziano Ferro, indiscutibile messaggero di Satana. Si aggiunge infine padre François-Marie Olivier, della medesima parrocchia, che abbaia così: “si può scherzare su tutto? Io credo di no”. Infatti, lasciate stare la musica e occupatevi di tenere a bada i vostri amici pedofili.

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