Il Guardasigilli Paola Severino ha emanato un decreto ministeriale con il quale ha sciolto il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e ha nominato un Commissario straordinario, Giampaolo Leccisi, magistrato a riposo, con l’incarico di provvedere all’ordinaria amministrazione e agli adempimenti necessari alla ripetizione delle controverse votazioni svoltesi lo scorso 15 ottobre.
Le nuove votazioni dovranno tenersi presso i Consigli dell’Ordine territoriali il 20 febbraio 2013.
Il provvedimento, assunto nell’ambito dei poteri di vigilanza che la legge assegna al Ministro, si è reso necessario dopo l’esame della argomentata relazione del Capo del Dipartimento per gli Affari di Giustizia, dalla quale è emerso come la forte tensione esistente tra le due liste in competizione per il rinnovo del Consiglio Nazionale, ben oltre la fisiologica contrapposizione elettorale, sia sfociata in un esteso, reciproco contenzioso avanti all’autorità giudiziaria amministrativa e ordinaria che ha caratterizzato il procedimento elettorale.
Tale contenzioso appare destinato ad accrescersi per il conflitto di interessi nel quale si trova la maggior parte dei componenti del Consiglio Nazionale quali candidati alle elezioni, all’origine di reiterati comportamenti censurabili in fatto e in diritto, con negative implicazioni sul funzionamento dell’organo collegiale.
L’intento del Ministro della Giustizia è quello di assicurare il regolare svolgimento della seconda tornata elettorale, prevista dal decreto legislativo n. 139/2005, per il rinnovo del Consiglio Nazionale che dovrà restare in carica nel quadriennio 2013-2016 e, al tempo stesso, ripristinare condizioni di serenità ed equilibrio nello svolgimento dei compiti istituzionali dell’ente, così salvaguardando immagine e prestigio dell’intera categoria, come richiesto, sia individualmente che collettivamente, da numerosi appelli ed esposti di appartenenti all’ordine dei commercialisti.
“Nella situazione indicata, dare di nuovo la parola agli elettori – sottolinea il Ministro Severino – mi è parsa la scelta più giusta, al fine di mantenere quella affidabilità che i commercialisti italiani hanno meritatamente acquisito e consolidato nell’assolvimento dell’importante compito loro affidato a tutela dell’interesse generale”.