Questo è uno dei passaggi contenuti nell’importante intervento del Sindaco Canapini, in replica alle sollecitazioni sulla questione del biogas a Maccarese, di alcuni Consiglieri Comunali al Question Time che ha aperto il Consiglio comunale di questa mattina.
Rispetto al mega impianto a biogas con annessa centrale termoelettrica che AMA vuole localizzare a Maccarese, prendiamo atto che il Sindaco ha maturato una posizione che recepisce una serie di questioni che da sempre il Comitato propone all’attenzione di tutti; prima fra tutte la questione dell’impatto sulla salute e sull’ambiente, sia in relazione a questo impianto ma anche agli altri impianti i cui progetti sono stati presentati all’Amministrazione per l’autorizzazione.
Bene ha detto il Sindaco, non stiamo parlando di un ampliamento dell’attuale impianto di compostaggio (che per noi non è comunque possibile fare in quanto si parla sempre di Riserva Naturale), ma un progetto diverso che prevede 6 digestori anaerobici finalizzati alla produzione di biogas da bruciare poi attraverso 3 coppie di motori a gas in modo da generare energia elettrica da immettere in rete.
Come Comitato abbiamo ampliamente documentato l’impatto ambientale, peraltro ancora non smentiti da nessuno, ed la conseguente esposizione della popolazione ad un rischio importante sul fronte della salute.
Auspichiamo che quanto dichiarato oggi sia formalizzato e messo nero su bianco alla Conferenza dei Servizi che si terrà, salvo contrordine, il 18 Dicembre, dando sin d’ora disponibilità all’Amministrazione ad un dialogo teso a condividere e rafforzare le ragioni del NO della città di Fiumicino a questo impianto, rimanendo in attesa di una convocazione in data precedente al 18, nelle forme che l’Amministrazione riterrà più appropriate.
Come ci aspettiamo che anche la Provincia tenga fede a quanto dichiarato dall’Assessore Provinciale Civita in una recente lettera pubblica, cioè: “la Giunta (provinciale), per quanto riguarda il rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ha dato un chiaro indirizzo politico per rafforzare la tutela ambientale. La memoria di Giunta del 15 giugno 2011 infatti, tra le altre cose, raccomanda di “privilegiare l’utilizzo di aree dismesse, siti contaminati”.
Ricordiamo che la zona di Via dell’Olmazzeto, a Fiumicino non è da considerarsi area dismessa, e nemmeno, ad oggi, area contaminata, essendo ricompresa nella Riserva del Litorale, tutelata dal Piano territoriale Paesistico Regionale e dal Piano Territoriale Provinciale Generale, e l’impianto sarebbe a circa 150 MT dalle prime abitazioni.
Come Comitato abbiamo richiesto di essere ammessi come parte in causa alla Conferenza dei Servizi, dove presenteremo le nostre osservazioni al progetto, un progetto completamente sbagliato anche dal punto di vista tecnico, in quanto non produrrà quanto dichiarato, cioè compost di qualità e non affronta assolutamente il problema principale, che ribadiamo essere il rischio salute, su un territorio dove già documenti della Regione della Provincia dichiarano un grado di criticità. Ma saremo veramente ammessi alla Conferenza? Ad oggi non abbiamo risposta!
Come bene ha sintetizzato il Sindaco, se l’AMA o chiunque altro intende localizzare a Fiumicino impianti senza l’accordo dei Cittadini, senza la condivisione con l’Amministrazione, troverà pane per i suoi denti.
Di ragioni per dire no ne abbiamo da vendere e se qualche Ente convocato alla Conferenza dei Servizi non esprimerà il proprio parere affidandosi alla regola del silenzio/assenso, troveremo il modo di costringerli a darlo, negativo o positivo che sia, in tutte le sedi possibili.
Tutto deve essere pubblico ed alla luce del sole; è anche l’ora che, tranne alcune voci, la politica di Fiumicino ancora incredibilmente silente, chi si vuole candidare alla guida della città, dichiari oggi la sua posizione; domani sarà tardi e non ci faremo certo abbindolare dalle promesse elettorali. A fregare i Cittadini ci si rimette sempre