Questa mattina, con voto segreto e con il parere contrario del Governo l’Aula del Senato ha approvato l’emendamento che prevede che per lo stesso reato di diffamazione il giornalista redattore dell’articolo incriminato vada in carcere, mentre il direttore e il vicedirettore responsabile saranno passibili solo di multa fino a 50 mila euro.
 Posto che Sallusti non andrà mai in carcere, lo abbiamo già ampiamente illustrato, perchè c’è la legge Mastella che indulta le pene fino a tre anni, perchè a decidere è il magistrato e non Sallusti, questa mattina grande bagarre in Aula al Senato per il voto (segreto, con il placet del Pd) favorevole all’emendamento in questione.
122 i sì, 111 i no e 6 astenuti.
L’assemblea di Palazzo Madama probabilmente approverà il provvedimento lunedì mattina, giornata, forse, di sciopero dei giornalisti.
Ma la cosa più curiosa è il resoconto sommario o stenografico della seduta di questa mattina, così come il comunicato stampa al momento non compaiono nel sito del Senato.
Il resoconto esiste, c’è, ma può essere trovato solo per vie traverse.
Mistero 
Ddl diffamazione, con le modifiche approvate dall’Aula del Senato, 22 novembre 2012

Di Golem

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