I costi sempre più elevati delle utenze domestiche hanno imposto agli italiani un regime piuttosto sostenuto per quanto riguarda l’approccio ai consumi e soprattutto hanno portato allo sviluppo della pratica di confrontare le migliori tariffe di energia sul mercato per consentire ai consumatori di garantirsi un risparmio, seppur minimo, passando da un contratto all’altro e soprattutto regolando i prezzi in relazione agli usi effettivi.

Questo tipo di abitudine non sembra però diffusa oltreconfine e le problematiche relative all’aumento incontrollato dei prezzi sono giunte all’attenzione della Commissione europea che tira le orecchie agli Stati membri, i quali, come si legge in una comunicazione ufficiale inviata nei giorni scorsi, non hanno ancora recepito e attuato la normativa UE sul mercato interno dell’energia .

A detta della Commissione, non si è ancora fatto abbastanza per contenere i prezzi dell’energia all’ingrosso e garantire forniture sufficienti in qualsiasi momento. Un altro aspetto da migliorare riguarda l’applicazione delle regole di concorrenza: secondo, infatti, le stime UE solo 1 consumatore su 3 effettua un confronto fra le tariffe dei diversi operatori.

A 20 mesi di distanza dal recepimento della direttiva UE (avvenuto nel marzo 2011), alcuni Stati non hanno ancora provveduto ad attuare il terzo pacchetto sul mercato dell’energia. Quest’ultimo disciplina le regole di concorrenza valide nel mercato interno ai 27 Stati membri ed è soggetto al controllo della Commissione, che avvia procedimenti d’infrazione per punire tutti i Paesi che non vi si adeguano. L’organismo comunitario ha, infatti, più volte sottolineato che le regole di concorrenza devono essere rigorosamente rispettate per garantire pari condizioni a tutti gli attori del mercato.

A detta della Commissione, il mercato UE dell’energia è ancora troppo poco “concorrenziale”. Gli studi rivelano, infatti, che solo 1 consumatore su 3 confronta le tariffe dei diversi operatori prima di stipulare un contratto di fornitura energetica. Questa buona abitudine consentirebbe alle utenze europee di risparmiare fino a 13 miliardi di euro all’anno. Grazie al confronto delle tariffe, è, infatti, possibile individuare quella più economica e avere un risparmio tangibile nella bolletta luce e gas.

La Commissione ha, inoltre, evidenziato la necessità di promuovere lo sviluppo di sistemi di misurazione intelligenti in grado di consentire ai consumatori di gestire i propri consumi in tempo reale e controllare meglio le proprie bollette energetiche. Per la Commissione è, infine, importante che i diritti dei consumatori sanciti dalla legislazione dell’UE siano ben visibili nelle norme nazionali e vengano correttamente rispettati da tutti gli attori del mercato.

Di Golem

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