Cari Lettori,
non posso esimermi dal commentare la decisione della Corte Costituzionale in ordine al sindacato di illegittimità espresso in merito all’obbligatorietà della media-conciliazione nei giudizi civili, introdotto con decreto legge convertito nella famosa legge numero 28 del 2010.
La norma era stata inserita e voluta dall’ex ministro Alfano e imposta ai cittadini attraverso la falsa informazione che fosse stata l’Europa a richiedere che gli Stati membri si adeguassero alla normativa comunitaria.
Ciò che è sfuggito al Ministro, ma non alla Consulta, è che la legislazione Europea prevedeva l’obbligatorietà del tentativo di conciliazione stragiudiziale, quale condizione di procedibilità, soltanto per le cause civili e commerciali trans-frontaliere. Mi spiego meglio, la norma europea invitava gli Stati ad adottare ed a costituire degli organismi di conciliazione che cercassero di definire, prima dell’ingresso della questione in un’aula di Tribunale, le vertenze sorte tra operatori commerciali appartenenti a Stati diversi.
Il Legislatore Illuminato, invece, ritenendola cosa buona e giusta, ha pensato bene di allargare l’ambito di applicazione della norma Europea alle seguenti materie:
– cause di natura immobiliare o comunque diritti reali;
– cause condominiali;
– cause inerenti sinistri stradali;
– cause con Banche per prodotti bancari e/o finanziari e/o assicurativi;
– cause per responsabilità medica;
– cause risarcitorie per diffamazione a mezzo stampa;
– successioni ereditarie e divisioni;
– patti di famiglia;
– cause relative a locazioni, affitti di azienda e comodati
Da qui – anche se al momento non sono disponibili le motivazioni del provvedimento – l’eccesso di delega del Governo, censurato dalla Consulta che adesso dovrà dare risposte, anche economiche, a tutti quei cittadini che sono stati destinatari di un ritardo e di un aggravio economico per l’accesso alla Giustizia.
Come potete ben vedere le materie assoggettate al vincolo obbligatorio della conciliazione sono principalmente quelle che riguardano le banche e le assicurazioni… chissà perché?
La Presidenza del Consiglio di Ministri si troverà a dover fronteggiare una serie di cause risarcitorie da promuoversi da parte di tutti quei soggetti che per poter accedere alla Giustizia hanno dovuto, gioco forza, esperire il tentativo obbligatorio di mediazione aggravando la già precaria situazione in cui ognuno di loro versava… ma alla fine a pagare siamo sempre noi con i nostri soldi.
Povera Italia… ma in mano chi siamo?