Solitamente, per trovare una collocazione sicura per i propri risparmi, si opta per il deposito in un istituto di credito in grado di tutelarli al meglio. Per questo molti italiani, prima di operare una scelta definitiva sulla banca a cui appoggiarsi, operano un confronto tra le opzioni di conto corrente più vantaggiose, in modo da avere un’idea dei vantaggi e delle limitazioni in cui potrebbero incorrere.
Questo tipo di ragionamento è valido sopratutto per le persone più giovani, infatti gli anziani sono ancora molto legati al valore del denaro contante di immediata disponibilità o all’ente postale, con cui si interfacciano per il tramite del libretto, uno strumento semplice ed essenziale che consente di verificare ogni qual volta lo si desideri qual’è l’importo di cui si dispone.
Le cose sono però destinate a cambiare, con una svolta decisiva nei confronti delle banche: infatti, i pensionati che percepiscono più di 1.000 euro al mese hanno tempo ancora una settimana per richiedere l’apertura di un conto corrente sul quale accreditare la pensione. Domenica 30 settembre scade, infatti, il periodo transitorio di tre mesi, durante il quale gli ultimi ritardatari hanno potuto comunicare le loro coordinate bancarie all’Inps senza perdere la pensione.
In base a quanto previsto dal Decreto Salva Italia, le pensioni d’importo mensile superiore a 1.000 euro non potranno più essere corrisposte in denaro contante, ma solamente su strumenti tracciabili, come conti correnti, libretti di risparmio e carte conto.
Dal primo ottobre, i pensionati privi di conto corrente non potranno più ricevere le somme a loro spettanti. L’Inps provvederà ad accreditare l’assegno mensile solo dopo che avrà ricevuto il codice IBAN del conto, bancario o postale. Con il mese entrante non saranno, quindi, concesse ulteriori proroghe per l’adeguamento alle nuove normative.
Per i “ritardatari” alla ricerca di un prodotto conveniente e facile da utilizzare, le Poste Italiane e tutti gli istituti di credito offrono il cosiddetto conto base, un conto corrente low cost senza costi di gestione né di apertura. Lo “svantaggio” di questo strumento finanziario è, però, legato al fatto che consente di svolgere un numero limitato di operazioni bancarie.
Una valida alternativa al tradizionale conto corrente sono le carte conto, ossia carte di pagamento dotate di codice IBAN con il quale è possibile compiere numerose operazioni bancarie, dall’accredito della pensione al pagamento di bonifici (bancari e postali) fino alla domiciliazione delle bollette energetiche. Infine, si può optare per il classico libretto bancario o postale, che ha costi e operatività ridotti.