Abbiamo appreso che il Comune di Fiumicino sembrerebbe aver posto le basi per la realizzazione da parte dell’AMA di un megaimpianto di biogas a Maccarese, con annessa centrale di generazione dell’energia elettrica, dove verrebbe trattata la FORSU, cioè i rifiuti organici, di Roma, città dove ancora ad oggi non esiste una raccolta differenziata porta a porta decente e che possa garantire un buon livello qualitativo dell’organico.
Attenzione, non è un impianto di compostaggio come vorrebbero far credere. Che la nostra Amministrazione non avesse a cuore la salute dei suoi residenti e la tutela dell’ambiente lo sapevamo da tempo, ma acconsentire alla costruzione in piena riserva del litorale di una centrale a biogas rubandone altri 16 ettari, con tutti i rischi connessi a questo tipo di impianto, solo per favorire il Sindaco di Roma, dei futuri candidati sindaci e gli interessi economici di AMA ci sembra veramente troppo.
I biodigestori sono impianti sporchi da cui si ricava metano di scarsa qualità e digestato che altro non è che una poltiglia assolutamente non utilizzabile in agricoltura. Sono impianti che usufruiscono dei finanziamenti pubblici (soldi nostri) mediante i cd Certificati Verdi e che grazie ai prezzi speciali che il gestore della rete elettrica paga per ogni kw di energia immessa in rete diventano una fonte di profitto considerevole. E non sono impianti ad impatto zero come tenteranno di farci credere. Se a questo aggiungiamo che il conferimento dell’organico in questo impianto frutterebbe ad AMA altro consistente guadagno, ci possiamo facilmente rendere conto che i motivi per cui Maccarese sarà trasformata nel nuovo polo dei rifiuti e dell’energia di Roma sono legati a fattori economici che nulla hanno a che vedere con la vocazione agricola del territorio, con la salvaguardia dell’ambiente e con la salute di tutti noi. Non abbiamo lottato per quasi due anni contro la discarica e l’inceneritore a Pizzo del Prete per ritrovarci una centrale a biogas da 100.000 tonn/anno a Maccarese, nel cuore del nostro Comune.
Chiediamo all’Amministrazione chiarezza, chiediamo che la cittadinanza sia informata puntualmente a 360 gradi, sul progetto, sui rischi possibili a livello sanitario, e che soprattutto sia coinvolta nelle decisioni. (marcello giuliacci – comitato rifiuti zero fiumicino)