Il 20 e il 21 i tribunali si fermeranno per lo sciopero degli avvocati contro la chiusura di circa mille uffici giudiziari, l’abolizione delle tariffe, l’appello in Cassazione e il 21 settembre ci saranno a Roma gli stati generali dell’avvocatura durante il quale ci sarà la sottoscrizione l ricorso al TAR contro la revisione della geografia giudiziaria. L’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua) sottolinea come aumentino le adesioni alla due giornate di protesta del 20 e 21 contro l’irrazionale revisione della geografia giudiziaria, la delegificazione dell’ordinamento forense, l’abolizione della tariffe, l’appello cassatorio. Per Maurizio de Tilla, presidente Oua «la categoria è compatta, oltre 120 le adesioni ad oggi degli ordini forensi allo sciopero, si terranno manifestazioni in tutto il Paese. Dalla base giunge la richiesta di tenere la barra ferma nella protesta contro la chiusura di circa 1000 uffici giudiziari, l’incostituzionale e fallimentare mediaconciliazione obbligatoria, l’abolizione delle tariffe, l’appello cassatorio. In questo senso sono da segnalare i documenti approvati dall’Unione dei Fori della Campania che indicano con precisione le ragioni del grande malcontento degli avvocati contro le politiche del Governo sulla giustizia e le professioni». «Il 21 settembre a Roma – conclude de Tilla – abbiamo convocato in occasione dell’Assemblea dell’Oua, gli Stati Generali dell’Avvocatura, per definire le prossime iniziative, ma anche per sottoscrivere il ricorso al Tar sulla Geografia Giudiziaria. È un momento di grande unità e determinazione: possiamo finalmente confrontarci ad armi pari con la controparte politica».

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