Riforme, riforme, riforme ed ancora riforme ma in realtà non cambia nulla…
Aveva ragione Tomasi di Lampedusa, quando faceva dire ai suoi personaggi: “se vogliamo cambino le cose, bisogna lasciare tutto com’è!”
È dall’insediamento del nuovo Governo Illuminato che dicono che tutto deve cambiare radicalmente, ma ovviamente non si fanno i conti con stupidità e l’ottusità della burocrazia.
Il caso è questo: in una esecuzione mobiliare (cioè quando, avendo avuto ragione in Tribunale, si cerca di aggredire il patrimonio del debitore avendo un titolo in mano, cioè la sentenza, un decreto ingiuntivo o strumenti del genere), bisogna depositare il titolo giurisdizionale in originale.
Ora, può capitare che è necessario aggredire su più fronti il debitore, per esempio perché ha un conto corrente a Milano ed uno a Roma, cosicché è necessario depositare presso i due Tribunali lo stesso titolo esecutivo giurisdizionale.
In questo caso il giudice dell’Esecuzione deve autorizzare il ritiro del titolo dal fascicolo dell’esecuzione mobiliare pendente. Una volta autorizzato devi fare le copie autentiche dello stesso e di modo che nella procedura pendente rimanga traccia del titolo esecutivo.
Ora… la cosa assurda è che per riavere il titolo, dopo essere già stato autorizzato dal Giudice dell’Esecuzione, devi andare almeno altre quattro volte in Tribunale.
La procedura è la seguente:
1) ti rechi presso il Tribunale di Roma e richiedi il fascicolo (lo stesso sarà disponibile non prima di 3-5 giorni lavorativi, dipende dal periodo);
2) torni in Tribunale e prendi il fascicolo – se l’ufficio copie è aperto fai la richiesta copie (le copie saranno pronte in 7 giorni lavorativi – senza urgenza – previo pagamento dei diritti di cancellerie, i quali in caso di urgenza vengono triplicati, ma devi aspettare sempre tre giorni lavorativi… meno male che è urgente e che pago tre volte il diritto di copia);
3) torni in Tribunale e ritiri le copie autentiche ottenute, ma non il titolo in originale, il quale insieme al fascicolo è tornato in archivio, quindi, torni in archivio e fai nuovamente la richiesta del fascicolo – il quale sarà pronto a distanza di tre giorni lavorativi;
4) torni nuovamente in Tribunale, prendi il fascicolo, ritiri il titolo in originale e depositi la copia autentica.
HAI VINTO, finalmente. Puoi iniziare l’altra procedura esecutiva. Nel frattempo il debitore molto probabilmente ha chiuso il conto corrente a Milano ed è alla Bahamas con i tuoi soldi. E tu hai speso tempo, denaro – i diritti di copia – e puoi incorniciarti la sentenza che ti ha dato ragione ed ha condannato la controparte al pagamento della somma “ivi indicata”.
Mah!!! Mi domando: non sarebbe più celere e meno dispendioso, visto e considerato che il Giudice ti ha già autorizzato a ritirare il titolo giurisdizionale, fare una sola richiesta e una sola consegna?
VIVA L’ITALIA presa a tradimento, cantava Francesco De Gregori… Viva il “Legislatore Illuminato”, VIVA LE RIFORME ma… un cambiamento di testa degli addetti ai lavori? No?
Alla prossima settimana…