VICENZA. Mancano ancora due mesi all’apertura, ma sono già 50.000 le prenotazioni per la grande mostra Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure che il 6 ottobre, a Vicenza, inaugurerà dopo cinque anni di restauro la Basilica Palladiana. Intanto, Marco Goldin, che con Linea d’Ombra ha curato e prodotto l’importante esposizione, ha già messo in cantiere un secondo ciclo di mostre dedicato questa volta, invece che al ritratto, alla storia del paesaggio e intitolato Verso Monet, dal 2013 alla Gran Guardia di Verona e alla Basilica Palladiana di Vicenza. Del padre dell’impressionismo saranno allestite circa 20 opere, ”una mostra nella mostra”. ”Da quando a maggio abbiamo dato il via alle prenotazioni, non siamo mai scesi sotto le 300 al giorno, con punte di 700 – dice Goldin – si tratta di dati rilevanti sia in termini assoluti, sia, a maggior ragione, in tempi di crisi come questi. Per la mostra di Genova Van Gogh e il viaggio di Gauguin, che è stata la più vista dell’inverno, abbiamo avuto un avvio molto più rallentato”. Si avverte dunque una grande attesa non solo per l’evento espositivo, che riunirà, accomunati sul tema della figura e del ritratto, opere capitali di Botticelli, Mantegna, Antonello da Messina, Tiziano, Caravaggio, Velazquez, Van Gogh, Gauguin, Cezanne, Bacon, Freud e molti altri ancora. A destare l’interesse, spiega Goldin, è anche la riapertura della Basilica, monumento simbolo di Vicenza”. Entro il 25 agosto, prosegue, ”si concluderanno gli ultimi interventi di rifinitura, compresa la struttura temporanea in ferro e vetro destinata all’accoglienza dei visitatori, mentre a metà settembre cominceranno ad arrivare i capolavori, prestiti eccezionali dei maggiori musei del mondo”. La mostra vicentina avrà una seconda edizione (dal 2 febbraio 2013) alla Gran Guardia di Verona con il titolo Da Botticelli a Matisse. Volti e figure. Il nucleo di opere sarà lo stesso, ma, assicura il curatore, le due rassegne si differenzieranno molto. Quindi, nel 2013, partirà il secondo ciclo che coinvolgerà ancora i due capoluoghi veneti, questa volta incentrato sul genere del paesaggio e intitolato Verso Monet. Attraverso una novantina di dipinti, provenienti da prestigiosi collezioni pubbliche e private internazionali come sempre da alcuni tra i maggiori musei del mondo, il percorso espositivo sarà articolato in sette sezioni, che racconteranno l’evoluzione dell’immagine del paesaggio nella trasformazione cruciale da semplice fondale scenografico a divinità assoluta e dominante dell’opera. Per questo motivo, la rassegna, che prende le mosse dal primo Settecento, svilupperà in modo particolarmente approfondito il XIX secolo, che prepara la grande rivoluzione impressionista guidata dal genio di Monet. Il pittore francese, pur mutuando da Corot l’idea di realtà, arriva nella finale, straordinaria serie delle ninfee a dare vita a una visione di paesaggio che ormai si appoggia quasi totalmente sull’esperienza interiore. ”Di Monet si potranno ammirare circa venti dipinti, tra i più esplicativi del suo eccezionale percorso creativo. Sarà una mostra nella mostra”, anticipa Goldin, ma ci sarà spazio anche per gli altri celebrati maestri impressionisti e post-impressionisti, tra cui Renoir, Sisley, Pissarro, Caillebotte, Van Gogh, Gauguin, Cezanne. La rassegna si concluderà con il XX secolo, dalle avanguardie di Matisse a Picasso alle esperienze astratte di Kooning e Pollock per arrivare infine ad Andrew Wyeth in America e a Lopez Garcia e Richter in Europa.