Il Kerner è un vino da passaparola: fino a qualche anno fa non lo conosceva nessuno, poi ha cominciato timidamente a comparire in qualche ristorante ed enoteca ben fornita; oggi, è molto ricercato e chi lo assaggia una prima volta lo classifica subito tra i bianchi preferiti.
Deve il suo nome a un poeta e medico tedesco, Justinus Kerner, al quale fu dedicato da August Herold, studioso di viticoltura presso l’istituto sperimentale tedesco di Weinsberg e inventore di questo vitigno aromatico, ottenuto dall’incrocio tra Schiava (uva a bacca rossa) e Riesling (a bacca bianca), nel 1929.

Il Kerner fu creato per resistere ai freddi climi tedeschi e per dare rese per ettaro elevate; inoltre, doveva essere un vitigno capace di adattarsi a terreni non particolarmente vocati per la viticoltura. Il risultato è stato sorprendente, tanto che dopo sperimentazioni varie fu registrato ufficialmente negli anni Settanta e in Germania ci fu un vero e proprio boom di bottiglie prodotte (non di qualità eccelsa, in verità, visto che i viticoltori arrivarono ad avere rese di oltre 200 quintali d’uva per ettaro).
Il Kerner dà un vino di grande struttura, fresco e minerale, simile al Riesling ma con meno acidità e più corpo. Coltivato in Germania, Svizzera e Austria, in Italia è prodotto solo in Alto Adige, in Valle Isarco e Val Venosta, su una superficie totale di circa 50 ettari, ad altitudini elevate, che possono raggiungere anche i 1.200 metri (nel 1988 c’era solo un paio di ettari a Kerner).
Tutelato con la Doc dal 1993, arrivò in Italia all’inizio degli anni Ottanta, quando l’Alto Adige vide distrutti interi vigneti per le gelate micidiali di quel periodo e i produttori cercarono barbatelle più resistenti al freddo; ma all’inizio era un vino prodotto solo per autoconsumo dei contadini, impossibile da trovare in vendita.

La pianta ha foglie medie o medio-piccole pentalobate e con bordo dentato, grappolo medio o medio-piccolo, piuttosto compatto, con acini tondi di colore verde-giallo; l’uva matura piuttosto tardi e si vendemmia di solito intorno a metà ottobre.

Il vino Kerner è di un bel colore giallo paglierino con riflessi verdognoli; al naso ha un profumo intenso e molto piacevole, con aromi di mela, pompelmo e mango; in bocca è fruttato e caratteristico, con sentori di albicocca, miele e noce moscata e un finale fresco e mentolato, nonostante abbia un grado alcolico importante.
Ideale come aperitivo, si sposa bene con antipasti leggeri, primi piatti con condimenti delicati e pesce alla griglia.

I produttori consigliati
Abbazia di Novacella
Kerner Doc, 100% Kerner, venduto in loco a 9,80 euro.
Praepositus Kerner DOC, 100% Kerner, venduto in loco a 13,50 euro.
Praepositus Kerner Passito DOC, 100% Kerner, venduto in loco a 22,90 euro.
Assolutamente consigliata la visita guidata all’abbazia e al giardino storico, come le degustazioni guidate.
Via Abbazia 1, Varna (BZ), tel. 0472.836189, www.abbazianovacella.it

Manni Nössing
Alto Adige Valle Isarco Kerner Doc, 100% Kerner, venduto in loco a 13,50 euro.
Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in azienda.
Weinbergstrasse 66, Via dei Vigneti, Bressanone (BZ), tel. 0472.832672
www.manni-noessing.com

Peter Wachter Taschlerhof
Südtirol Eisackrtaler Kerner Doc, 100% Kerner, venduto in loco a 13,50 euro.
Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in azienda.
Mahr 107, La Mara, Bressanone (BZ), tel. 0472.851091,
www.taschlerhof.com

Cantina Produttori Valle Isarco
Alto Adige Valle Isarco Kerner Doc, 100% Kerner, venduto in loco a 9 euro
Alto Adige Valle Isarco Kerner Aristos Doc, 100% Kerner, venduto in loco a 11,30 euro
Alto Adige Valle Isarco Kerner Nectaris Passito Doc, 100% Kerner, venduto in loco a 24,20 euro
Alto Adige Valle Isarco Kerner Sabiona, 100% Kerner, venduto in loco a19 euro
Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in azienda.
Loc. Coste 50, Chiusa (BZ), tel. 0472.847553, www.eisacktalerkellerei.it

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