Appena uscito in Italia grazie a Bompiani, I piaceri della cantina è il libro che ogni appassionato di vino dovrebbe portarsi sotto l’ombrellone. Diciamolo subito, non è la solita guida enologica seriosa e spocchiosa per addetti ai lavori, ma una raccolta di scritti divertenti e godibilissimi, perfino per gli astemi.

D’altra parte, sullo stile non si discute, visto che l’autore è Jay McInerney, allievo di Raymond Carver, annoverato tra gli scrittori contemporanei americani più dotati e autore del celebre romanzo Le mille luci di New York.

 

Probabilmente non tutti sanno che per anni McInerney ha affiancato alla sua attività di romanziere quella di critico enologico e che, in qualità di titolare della rubrica dedicata al vino della rivista House&Garden, ha viaggiato in tutto il mondo alla ricerca di produttori celeberrimi o sconosciuti ed etichette rare.

I piaceri della cantina raccoglie molte delle esperienze fatte in quegli anni di viaggi, con descrizioni di vini divertenti quanto azzeccate: “Verso la metà degli anni Novanta, il tipico Chardonnay di pregio della Napa Valley o della contea di Sonoma aveva molto in comune col frappè alla vaniglia o, per usare una metafora, con la regina di Baywatch, Pamela Anderson”.

Altrettanto piacevoli sono gli aneddoti di cui è infarcito il libro: “Michel Chapoutier mi ordinò di smetterla di riflettere così profondamente su un bicchiere di vino che stavo odorando. Se pensi troppo, lo uccidi, disse (…), prima di concludere con quel genere di analogia politicamente scorretta che i produttori di vino francesi sembrano adorare: Non c’è bisogno di essere un ginecologo per fare l’amore”.

Gli scritti di McInerney coprono molto del mondo enologico, senza però esaurirlo e se qualcuno potrebbe lamentare qualche assenza eclatante, verrà consolato da capitoli che mettono in luce realtà sconosciute agli europei, come quello dedicato alle cantine “fai da te” di Santa Barbara.

Il panorama vinicolo italiano è rappresentato da Tocai Friulano, Soave, Valpolicella, Recioto, Amarone, Barbera e Sagrantino di Montefalco.

“La mia ambizione – dichiara McInerney nell’introduzione – è condividere con questo libro alcune illuminazioni, e incoraggiare il lettore ad andare in cerca delle proprie”. E di sicuro ci sarà più di un’etichetta di cui parla che andrete a cercare in enoteca.

Jay McInerney
I piaceri della cantina
Bompiani 2012; 261 pp, 18,50 euro

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