Luglio, un caldo infernale, avevo deciso di parlare del ritorno di Paolo Limiti per uno strano episodio accadutomi qualche giorno fa. Mi ero appisolato in tarda mattinata (eh si, può capitare) e all’improvviso mi sono risvegliato sul divano tutto sudato e con una strana sensazione di disorientamento: per qualche secondo non sono riuscito a mettere a fuoco dove fossi e soprattutto quando. Poi vedo il mio televisore e in automatico lo accendo ed è qui che accade una cosa ancora più strana: su Raiuno c’è Floradora che parla con Paolo Limiti!

Cosa mi è successo? E’ come “Life on Mars” Mi sono risvegliato nel 2003? Sono in coma in un ospedale e il mio cervello ha creato questo sogno iperparticolareggiato all’interno del quale è tutto così vivido e reale? Ma allora perché Paolo Limiti? E soprattutto perché su di un televisore LCD? Ci ho messo davvero qualche secondo a capire che su Raiuno nell’anno del signore 2012 era tornato Paolo Limiti, Floradora e l’imitatore Gigi Vigliani che sembra Masciarelli magro e col parrucchino. Che dire? Anche quando ho ripreso il pieno controllo devo dire che è stato un flash di notevoli dimensioni, non è cambiato nulla… ma nulla proprio, una virgola, giusto il megaschermo è di ultima generazione, per il resto la trasmissione è identica ad una qualunque puntata di nove anni fa. E per questo mi è sembrata addirittura interessante.

Forse sto invecchiando, sto diventando conservatore: la tv di Limiti infatti è palesemente una tv “badante”, pacata, senza urla o sovraeccitazioni, fatta e pensata per un pubblico anziano però almeno è reale. E’ sicuramente citazionista, autoreferenziale, aneddotica ma la passione del conduttore/autore è qualcosa che brilla rispetto alle sciatte conduzioni televisive alle quali ci siamo dovuti abituare in questi ultimi anni e quello che vende è tutto vero o almeno è vero nella misura in cui fa parte del mito della storia dello spettacolo. L’entusiasmo di Limiti nel tenere le fila della trasmissione fa sì che addirittura l’amena chiacchierata con Lory Del Santo risulti interessante e stiamo parlando dell’ospite più usato per non dire abusato della tv di oggi: dagli aspetti più drammatici della vita personale a quelli propriamente “sentimentali” che la simpatica Del Santo non prova imbarazzo a raccontare con una notevole dose di autoironia e quell’espressione un po’ vacua che fa parte del suo personaggio.

Ho detto che avevo deciso di parlare di Paolo Limiti ed in effetti era quella la mia intenzione, ma proprio mentre stavo scrivendo, in tv mi appare lo spot più incredibile di questi ultimi nove anni (gli stessi dell’assenza di Limiti giusto per dare un senso di compiutezza e chiudere il cerchio)…
Ecco qui la nuda e fredda cronaca: carpentieri e muratori all’opera che tagliano col frullino dei tubi non meglio precisati e spezzano foratini indossando caschi di sicurezza che ormai si vedono giusto negli spot dell’Inail… e qui il mio occhio si alza dal pc perché sento le parole “Nel cantiere Italia la gente si rimbocca le maniche per costruire un nuovo futuro ”…
Dico: “minchia! ho beccato lo spot per il ritorno in campo del nano” ma la realtà come al solito mi dà uno schiaffo a mano aperta… lo vedo camminare… abbronzato e in camicia bianca come neanche Luciano Caldore il neomelodico nei tempi migliori, con un’aura tamarra e il suo leggero sovrappeso ecco palesarmisi il mitico SALVO SOTTILE che cammina nelle fondamenta/garage di un centro commerciale… (il promo del programma è allegato nella colonna a destra dell’articolo).

La voce in sottofondo chiarisce il miracolo che mi aspetta: “Chi cerca un perché” e vedo la Concordia proiettata su di una parete “Chi cerca giustizia” e vedo il Sottile camminare a passo spedito e con una mano in tasca attraverso un corridoio le cui pareti sono costituite a destra da Melania Rea e a sinistra da Sarah Scazzi… ma non è finita qui, dopo questo capolavoro per il quale ho ancora i brividi lungo la schiena vedo il giornalista siciliano scendere ancor di più verso la parte bassa di questo garage/cantiere (ma a chi sarà mai venuta in mente questa metafora così pregna di significato e allo stesso tempo di speranza?) mentre la voce, profonda e impostata sia ben chiaro, dice “Chi cerca aiuto” (immagine di chiesa emiliana che crolla). Siamo quasi alla fine, lo sento, avverto il “pathos” di questo superbo spot e lo capisco anche perché “e daje e daje” Salvo Sottile ormai è quasi arrivato alle fondamenta (“alla radice dell’informazione” avrà urlato nella notte quel prode cervello) dove ci sono ancora muratori che spalano badilate di cemento e per un attimo ho la speranza che sia un programma comico e che una di quelle badilate – ESPATAPEM! – colpisca in faccia il conduttore di “Quarto grado” ma invece no, e allora cominciano ad assalirmi dei dubbi atroci. Su una colonna leggo “Chi è stato”, sul soffitto leggo “Cosa si nasconde” un uomo stende il cemento e mi chiedo: e che, in Italia la verità la sanno i muratori? Sarà un messaggio massonico? La gran loggia della betoniera? E invece no, la voce fuori campo sciorina lo slogan (sì slogan perché a me “claim” è stato sempre sulle palle) “La Verità è vicina” e allora mi giro di scatto perché quando la verità è vicina fa sempre un po’ paura ma non vedendo nessuno mi rigiro a guardare la tv ed è qui che si compie l’amaro destino… Sottile, che fino a questo momento s’era fatto sta camminata tra operai, frullini, pale e stese di cemento aveva uno sguardo un po’ alla Lenin, leggermente verso sinistra, tra il distratto e il pensieroso, invece adesso si rimbocca ancor di più una manica della bianca camicia e guarda in camera con sguardo intenso da attore di “Centovetrine” mentre sento le parole: “dal 5 luglio su Canale 5 Salvo Sottile conduce in diretta Quinta colonna”.
Sono scioccato, resto a bocca aperta poi mi si affaccia il neurone sadico: se si ambienta uno spot in un cantiere di certo si saprà che in un palazzo in fase di costruzione una delle prime cose che si realizzano è la “colonna fecale” quella che consente alle acque nere di arrivare al sistema fognario… Se qui siamo alla quinta colonna… quanta “informazione” hanno intenzione di trattare questa estate? Andalù vi saluta e comincia a pulire tutti gli schizzi di cemento che lo spot ha portato dentro casa!

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