“Tesori di arte e cultura alpina”: si chiama così il piano integrato di valorizzazione della Valle di Susa, una delle maggiori valli dell’arco alpino, situata in Piemonte tra Torino e il confine francese (abitata da circa 90.000 persone che quasi si quintuplicano nel periodo natalizio e in quello a cavallo di ferragosto).
Le montagne di questa valle sono state protagoniste con Torino, nel febbraio 2006, dei XX Giochi Olimpici Invernali; per questo motivo l’intero territorio è stato interessato negli ultimi due decenni da ingenti investimenti economici. Di tali risorse finanziarie ne ha beneficiato anche il complesso storico artistico della Valle che ha visto la realizzazione di lavori di ristrutturazione e restauro del patrimonio culturale ed il recupero strutturale della maggior parte dei tesori di arte e cultura alpina presenti. Gli itinerari che compongono il “museo diffuso” della Valle si snodano tra siti archeologici di antico e recente scavo, musei di arte sacra, abbazie, chiese parrocchiali romanico-delfinali, cappelle montane, ecomusei, borgate, fortificazioni, strade militari e castelli, che vanno dal Medioevo alla Seconda guerra mondiale.
Si aggiungono, inoltre, a tali patrimoni di arte e cultura numerosi siti ambientali e naturalistici, opportunità sportive e prodotti enogastronomici del territorio. In riferimento a questi temi, dopo le buone prestazioni della stagione turistica invernale, le montagne olimpiche torinesi si preparano all’estate allestendo un pacchetto di proposte varie e diversificate.
Turismo Torino e Provincia (l’organismo preposto alla promozione della provincia torinese), con l’ausilio tecnico della sezione locale del Club Alpino Italiano, ha negli ultimi anni ideato un’offerta turistica che si basa su due programmi denominati “Passo dopo passo tra le Alpi torinesi” e “Natura Outdoor” volti a proporre opportunità di conoscere ed entrare in contatto con le bellezze naturali del territorio.
Il primo programma include sedici itinerari escursionistici (di cui otto nel territorio del Canavese e delle Valli di Lanzo, otto in quello delle Valli di Susa e nel Pinerolese), tutti differenti, con livelli di difficoltà variabile, adatti per ogni tipo di escursionista: per chi ama semplicemente passeggiare, per chi è più allenato e per gli esperti, con durate variabili da una a sei giornate.
Gli asini della Val Chiusella
Tra le varie proposte, si può scegliere di passeggiare in sella agli asini nell’itinerario in Val Chiusella nel Canavese che, attraverso vecchie mulattiere, porta i visitatori tra le miniere di Traversella, i sentieri delle cave – per cinque secoli fulcro economico e imprenditoriale della zona – e al Museo dei Minerali.
A Pragelato in alta Val Susa l’acqua si assaggia come se fosse vino e i tour di degustazione si fanno tra le fontane delle borgate: il percorso si chiama Escursione alla portata di tutti e permette, oltre ad abbeverarsi alle fonti, di scoprire i segreti delle meridiane (le cime che segnano il tempo con il passaggio del sole), di entrare in contatto con la cultura Occitana (che rivive nei costumi, nella lingua e nella cucina) e, accompagnati da guide alpine esperte, di passeggiare in quota fino ai laghi dell’Albergian (2363 m) e del Beth (2760 m).
In famiglia alla scoperta del Gran Paradiso predispone, invece, visite guidate al parco naturale più antico d’Italia, di andare alla scoperta della flora e della fauna locali, di effettuare prove di orienteering, arrampicata, ecc. Tanti altri sono gli itinerari all’interno del riserva protetta che sconfina nella Valle d’Aosta, pensati anche per far divertire i più piccoli: escursioni con un accompagnatore naturalistico, corsi di intaglio del legno, di costruzione di igloo, oltre alla possibilità di avventurarsi per i luoghi più selvaggi del parco con notti al bivacco.
Nel parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand sono previsti appuntamenti in cui scoprire le basi per frequentare la montagna, dalla sicurezza ai primi rudimenti di scalata, dal riconoscimento della flora locale al mettersi sulle tracce della natura più selvatica, seguendo una guida esperta per imparare a riconoscere le orme degli animali in libertà, dalla cartografia alla glaciologia. Un’escursione al rifugio alpino “Daniele Arlaud” (il primo in Europa ad aver ricevuto il marchio Ecolabel) può essere l’occasione per imparare anche un po’ di “ bon ton” nei confronti della natura.
Sulle tracce dei formaggi
Un percorso goloso pensato ad hoc per escursionisti che non rinunciano al buon cibo è il weekend Sulle tracce del formaggio tra gli alpeggi della Val Chisone, da fare a piedi o in mountain bike seguendo quelle che un tempo erano le strade dei montanari. I segreti della lavorazione di latte, burro e formaggio, della mungitura e della panificazione si scoprono a maggio, agosto e settembre al Rifugio Salvin nelle Valli di Lanzo.
Il Giro dell’Orsiera e le Vie dei Monaci sono invece tour pensati per esperti e prevedono camminate e arrampicate nei Parchi Naturali Orsiera Rocciavrè e dei Laghi di Avigliana, che arrivano fino ai 2890 metri.
In totale, inoltre, per rifocillarsi i trekker possono contare su oltre 80 strutture ricettive suddivise tra rifugi alpini, agriturismi, alberghi, b&b e ristoranti.
Alpi Bike Resort ed escursioni a cavallo
“Natura Outdoor” è un altro contenitore che ingloba varie attività sportive, dalle più naturali come trekking e mountain bike, fino alle arrampicate, al bouldering, alle escursioni a cavallo. Anche in questo caso sono tanti gli itinerari previsti, compresi quelli storici come quelli sul Colle dell’Assietta, luogo di un’eroica battaglia, o attorno ai diversi forti o ancora alla Sacra di San Michele. Si aggiunge, poi, il complesso dell’“Alpi Bike Resort”, uno specifico progetto che unisce i percorsi per mountain bike nelle valli olimpiche e i Bike Park, come quelli di Bardonecchia, Sauze d’Oulx, Sestriere, nonché l’Adventure Park di Cesana (una pineta con strutture per “volare” di albero in albero).
Sono questi solo alcuni dei programmi che la Provincia di Torino ha preparato per l’estate e che i vari operatori stanno cercando di promuovere il più possibile sul mercato nazionale ed internazionale. Unendo a questi percorsi l’offerta culturale della città di Torino – legata a musei, all’arte contemporanea, alle Residenze Reali e al buon cibo – il tentativo è quello di costruire un prodotto “provincia di Torino” capace di andare oltre ad una semplice promozione di vicinato. L’obiettivo è quello di presentarsi al mondo delle vacanze cercando di porsi come alternativa valida a zone come il Trentino Alto Adige ed il Veneto che sulle tematiche dell’accoglienza ragionano da più tempo.
Per ulteriori approfondimenti:
www.turismotorino.org
www.vallesusa-tesori.it
www.trekking.it/it/news/Alpi-Torinesi%3A%26%238220%3BPasso-dopo-Passo%26%238221%3B_2549.html
www.regione.piemonte.it/parchi/junior